Fuori i partiti dalle nomine della sanità, rinnovamento strutturale e tecnologico degli ospedali, nuova politica del farmaco. E, ancora, prevenzione, riorganizzazione delle cure primarie con attività h24, revisioni di alcuni principi federalisti che hanno allargato il divario Nord-Sud, appropriatezza e medicina difensiva. Sono le otto priorità del programma Sanità che il Partito Democratico ha presentato ieri a Roma, per voce del responsabile sanità Pd, Paolo Fontanelli, e di Ignazio Marino, Amedeo Bianco e Annalisa Silvestro. La premessa a tutto una strenua difesa del Sistema sanitario nazionale. «La sanità è una priorità assoluta e non può essere messa sullo stesso piano di altri capitoli della spesa pubblica dello Stato: va messa su un piano più alto di assoluta protezione», sottolinea Paolo Fontanelli. «L’idea corrente è che il Ssn non regga più con le risorse oggi disponibili. Era la filosofia del governo Berlusconi e i riflessi di questo si sono visti anche nel governo Monti. Noi contestiamo radicalmente questo approccio basandoci anche innanzitutto sul confronto tra la spesa sanitaria in Italia e nel resto d’Europa. Non è vero, infatti, che in Italia la spesa sanitaria sia maggiore o eccessiva. Si tratta di scelte politiche e la nostra scelta è senza esitazione in difesa del sistema sanitario nazionale pubblico». No a nuovi tagli e nuovi ticket, si legge nel documento che precisa, tra l’altro, proprio come l’incremento dei ticket, oltre a gravare pesantemente sui redditi delle famiglie, «stia provocando su molte prestazioni uno spostamento di risorse dal pubblico al privato con l’effetto di aggravare i bilanci delle Asl che perdono entrate senza la riduzione proporzionale dei costi». La fonte principale per reperire le risorse necessarie è e resta la fiscalità generale. Ma in nessun modo il livello di finanziamento del Fondo sanitario nazionale, si ribadisce, può scendere al di sotto dei valori stabiliti nell’ultimo Patto per la salute. Così conclude il documento: «Il tema della sostenibilità del sistema va affrontato attraverso un reale e profondo processo di riorganizzazione del Servizio sanitario nazionale. Esistono indubbiamente sacche di spreco e inefficienze da aggredire con il criterio dell’appropriatezza, insieme a quello della valutazione e della trasparenza».
30 gennaio 2013 – DoctorNews33
Marino: razionalità e trasparenza parole d’ordine
Ha lavorato intensamente in queste ultime settimane alla messa a punto del Documento programmatico sulla Sanità del Pd. Si dice molto soddisfatto Ignazio Marino anche perché, sottolinea, c’è finalmente una netta distinzione tra i programmi delle liste sul tema. «Il Pdl non ha nemmeno un paragrafo sulla Sanità e il Governo Berlusconi si è contraddistinto in questi anni p