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La logistica agli specialisti Big Pharma taglia i costi e punta tutto su Usa e Bric

TRASPORTI E STOCCAGGIO: È TEMPO DI FUSIONI, ACQUISTI E RISPARMI. “MA LE NORMATIVE NAZIONALI COSTITUISCONO UNA BARRIERA ALLO SVILUPPO DELLE IMPRESE” SOSTENGONO 375 MANAGER INTERVISTATI DAL GRUPPO UPS

Christian Benna

Milano Follow the pill. Sembra questo lo slogan strategico di Big Pharma ai tempi della grande crisi. Per inseguire l’obiettivo del contenimento dei costi, tema oggi ancora più stringente a causa della mannaia della spending review sulla spesa sanitaria, l’industria farmaceutica mondiale punta a rinnovarsi, a partire proprio dalla catena della logistica. Se l’innovazione resta la strada principale della competizione, e i nuovi mercati i destinatari degli sforzi d’investimento in ricerca& sviluppo, alla base di tutto occorre ottimizzare le spese di trasporto, stoccaggio e smistamento. Quindi le aziende cominciano ad affidarsi a professionisti del settore, in grado di tutelare la sicurezza del prodotto e rendere più efficiente tutta la filiera. La tendenza emerge con forza dall’indagine “Pain the supply chain” sui trend del settore sanitario a livello globale. La ricerca, condotta da Ups, è stata realizzata su un campione di 375 dirigenti sanitari negli Stati Uniti, in Europa occidentale, Asia e America Latina. Per l’83% degli intervistati, le due aree di espansione nei prossimi anni saranno i nuovi mercati e le nuove tecnologie. I quattro principali paesi verso i quali le aziende intendono espandersi nei prossimi tre-cinque anni sono Cina, Stati Uniti, Brasile e India. Fin qui tutto bene. Ma non mancano gli ostacoli. I top manager delle aziende farmaceutiche, almeno il 46% di loro, indicano nelle normative nazionali una barriera allo sviluppo. Solo il 41% dei manager dichiara di gestire con successo i costi della propria supply chain. Anche in Italia il settore della logistica farmaceutica è in fermento, con una campagna di fusioni e acquisizioni. Il committente dell’indagine, il gruppo Ups, leader globale nei trasporti, ha acquisito nel 2001il gruppo Pieffe, con strutture di stoccaggio a Formello (Roma) e Liscate (Milano), per servire meglio i clienti della penisola; Dhl ha incorporato EurodiFarm dal fondo Wise, mentre Ceva Logistics è entrata nella logistica farmaceutica italiana con l’acquisizione di Dimaf Pharma Supply Chain. «Questo sondaggio relativo ai trend degli ultimi cinque anni mette in evidenza ciò che emerge in tutti i segmenti del settore sanitario», ha dichiarato Bill Hook, vice presidente global strategy di Ups Healthcare Logistics. «Dai leader di settore alle aziende di medie dimensioni, i player del settore sanitario stanno cercando di rendere possibile una maggiore collaborazione, fornire soluzioni

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