La Settimana della Lingua Italiana nel Mondo (17 – 23 ottobre 2016) è l’evento di promozione dell’italiano come grande lingua di cultura classica e contemporanea, che la rete culturale e diplomatica della Farnesina organizza ogni anno, nella terza settimana di ottobre, intorno a un tema che serve da filo rosso per conferenze, mostre e spettacoli, incontri con scrittori e personalità.
In questa occasione riceviamo e volentieri pubblichiamo
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Mi piace osservare che il TG1 ed il TG5 abbiano ripreso l’argomento della difesa della lingua italiana aggredita da parole di difficile comprensione ed inutilità..soprattutto inglesi.
Tanto da chiamare in causa l’Accademia della Crusca per una sua difesa.
La mia osservazione è che questo argomento Fedaiisf lo ha già trattato da lunghissimo tempo, anticipando di qualche mese i telegiornali principali.
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Roma, 5 aprile 2014
Gen.ma On.le Beatrice Lorenzin
Ministro della Salute
segreteriaministro@sanita.it
Gent.ma Senatrice Emilia Grazia De Biasi
Presidente Commissione Sanità Senato
comm12a@senato.it
Egre. Dott. Massimo Scaccabarozzi
Presidente Farmindustria
mechelli@farmindustria.it
Egr. Dott. Enrique Hausermann
Presidente Assogenerici
info@assogenerici.it
Oggetto: Informatori Scientifici del Farmaco, neologismi e contratti.
Da qualche tempo si torna a parlare del ruolo degli Informatori Scientifici del Farmaco.
Tavola rotonda SIAR, convegno Aboutpharma, rapporto Eyeforpharma.
Tra l’altro, si legge che il mestiere (ISF) non si estingue, ma passerà un processo di evoluzione o addirittura trasformazione con
nuove e più articolate competenze (?!) per fare fronte alle esigenze di interloquire con gli stakeholders.
Parole piene di fascino.
Ed altrettanto fascino le altre che seguono drivers, skills, public speaking, kam, ram, problem solving, share of voice.
Tutte riempiono la bocca di oscuri neologismi, scritti strategicamente in una lingua non italiana, così da essere meno
comprensibili, tali da disorientare, da farli apparire credibili ed indiscutibili.
Come fonte di verità assolute.
Resta un sospetto, che teniamo dentro perché è tutto nostro, senza incertezze.
Noi siamo disposti, come sempre, a tutte le innovazioni ci vengano proposte e richieste, con una sola limitazione: non siamo
disponibili, perché non necessario, a rivedere le formule contrattuali.
Queste sono definite, di fatto, da una legge dello Stato, così come il nostro ruolo e le nostre competenze: siamo lieti di
dialogare, interagire, ma non stravolgere il nostro lavoro, che -di commerciale- non deve e non può avere nulla.
Se i vari Squinzi volessero andare via dall’Italia saremmo dispiaciuti, ma non posso non rispondere come quaranta anni di
“apprendistato” nell’industria farmaceutica a tutti i livelli di responsabilità mi hanno insegnato: siamo tutti utili, nessuno è
indispensabile.”
Per ogni imprenditore, che smetta di imprendere, altri se ne proporranno.
Di queste innovazioni fatte di niente si è parlato a lungo in questi giorni (SIAR, Aboutpharma e Eyeforpharma) con una
contemporaneità, che ci sarebbe da chiedersi quanto casuale se non conoscessimo la loro serietà e competenza per le quali
abbiamo sempre speso espressioni di stima
I mezzi sono i nuovi neologismi, ma il fine è sempre lo stesso: una musica, che noi conosciamo bene.
È bene si capisca, una buona volta.
Poiché i tempi delle invasioni barbariche sono finiti.
Fabio Carinci
Presidente Nazionale FEDAIISF
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