21 GIU – Un coro unanime quello dei rappresentanti della filiera del farmaco (aziende, farmacisti, distributori), a cui si uniscono medici e consumatori. E dice “basta ai tagli alla farmaceutica”. Perché se la politica vuole salvare sanità e bilanci, deve ripensare il sistema e governarlo nel modo più efficiente, non continuare a tagliarlo, penalizzando soprattutto il settore dei farmaci.
L’occasione per ribadirlo è stata la tavola rotonda promossa nel pomeriggio di oggi al IV Convegno di Assogenerici e alla quale hanno partecipato Giacomo Milillo, segretario nazionale della Fimmg; Claudio Cricelli, presidente Simg; Annarosa Racca, presidente Federfarma, Massimo Scaccabarozzi, presidente Farmindustria; Aldo Presenti, presidente Adf; Paolo Tagliavini, presidente Federfarma Servizi; Rossella Miracapillo, segretario generale di Movimento Consumatori; Roberto Messina, presidente Federanziani; e Claudio Gustavino, senatore e responsabile sanità dell’Udc, che ha auspicato di “vedere nei prossimi decreti non tagli, ma misure per il governo della sanità”.
L’incontro è stato anche l’occasione per Giacomo Milillo di chiarire la sua posizione sui farmaci equivalenti e la sostituibilità dopo una serie di botta e risposta che l’ha visto protagonista con il presidente di Assogenerici, Giorgio Foresti. “Voglio smentire che la Fimmg abbia una posizione critica sull’efficacia e la qualità dei farmaci equivalenti”, ha detto Milillo. Spiegando che è vero che esistono delle resistenze all’uso e alla prescrizione di questi farmaci, “ma sono resistenze che vengono dai medici e dai cittadini, non certo dalla categoria professionale”. E questo, secondo il segretario nazionale della Fimmg, “dipende anche dal modo sbagliato in cui il Governo, le autorità e le aziende stesse hanno presentato il generico”, molte volte valorizzato solo per la sua capacità di far risparmiare.
Milillo ha però ribadito che la prescrizione è una scelta del medico. Una scelta compiuta “in scienza e coscienza per il bene del paziente e non per interessi personali e per compiacere le aziende”. “Da oltre 10 anni – ha proseguito il leader della Fimmg – i Governi hanno voluto governare il fenomeno nella sanità e della spesa farmaceutica con regole rigide. Ma quello della sanità è un mondo complesso, dove la risposta deve essere