Dopo alcuni anni di contrazione tende a stabilizzarsi la spesa farmaceutica convenzionata. Lo aveva già detto ieri l’Aifa e lo confermano ora le analisi di Federfarma sui dati provenienti dalle farmacie del territorio: nei primi tre mesi dell’anno, la spesa di fascia A fa registrare una flessione dello 0,3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Praticamente invariate anche le ricette Ssn, che nel primo trimestre calano dello 0,7%, e il loro valore medio netto, che cresce dello 0,4% (lordo +1%).
Resta invece rilevante contributo assicurato dalle farmacie al contenimento della spesa: a parte gli sforzi per la diffusione degli equivalenti, gli sconti per fasce di prezzo versati al Ssn dai titolari hanno prodotto nel primo trimestre un risparmio di oltre 133 milioni di euro, ai quali vanno sommati circa 18 milioni derivanti dalla trattenuta dello 0,64% per il pay-back, in vigore dal 1° marzo 2007 e sempre prorogata.
A tali oneri si è poi aggiunta, dal 31 luglio 2010, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa farmaceutica, aumentata dal luglio 2012 al 2,25%. Tale trattenuta aggiuntiva ha comportato, per le farmacie, un onere quantificabile nel primo trimestre 2015 in circa 51 milioni di euro. Complessivamente, quindi, il contributo diretto delle farmacie al contenimento della spesa, nei primi tre mesi del 2015, è stato di oltre 200 milioni di euro.