Di recente la multinazionale operante nel settore dei Mass Media, la New Yorkese Bloomberg, ha voluto pubblicare un servizio improntato sulla ricchezza stilando la classifica delle 500 famiglie più ricche del mondo, o meglio, le prime 25. Persone che non hanno certo problemi né di liquidità, né di potere, ma possono ricavare soldi semplicemente spendendo soldi: un paradosso incredibile, ma nemmeno poi tanto, visto il concetto stesso di capitalismo che si basa sulla concorrenza e non sul monopolio, nemmeno dei soldi stessi.
In tutto il mondo, le 25 famiglie più ricche controllano quasi $ 1.4 trilioni di ricchezza, in crescita del 24%
Nella classifica, che vede al primo posto la famiglia Walton (supermercati Walmart, a destra nella foto), all’ottavo posto c’è la famigli Boehringer e Von Baumbach (Germania). L’azienda farmaceutica Boehringer Ingelheim è una società antica fondata nel 1885 ed appartiene sempre all’omonima famiglia a cui si è aggiunto un ramo chiamato von Baumbach. Il patrimonio ammonta a quasi 52 miliardi di dollari.
In Italia la famiglia Ferrero è al 25° posto, Berlusconi al 205°
Per la classifica completa rimandiamo all’articolo di Bloomberg: “The World’s Wealthiest Family Gets $4 Million Richer Every Hour“.
Riportiamo a titolo di cronaca anche le 26 persone più ricche al mondo, sempre secondo Bloomberg guidate da Jeff Bezos, proprietario di Amazon:
Perché riportiamo il dato di sole 26 persone? Il Sole 24ORE riporta: “L’anno scorso soltanto 26 individui possedevano la ricchezza di 3,8 miliardi di persone, la metà più povera della popolazione mondiale. Nel 2017 queste fortune erano concentrate nelle mani di 46 individui e nel 2016 nelle tasche di 61 miliardari. Il trend è netto e sembra inarrestabile. Una situazione che tocca soltanto i paesi in via di sviluppo? No, perché anche in Italia la tendenza all’aumento della concentrazione delle ricchezze è chiara”.
Redazionale 16 agosto 2019