Due dirigenti farmaceutici entrano in un bar…. no, questo non è l’inizio di una barzelletta. I dipendenti della Roche, una azienda farmaceutica svizzera, erano stati a pranzo con dei medici, dopo un congresso medico. Al bar presumevano una denuncia anonima nell’ultimo rapporto dei “cani da guardia” dell’ industria britannica, per aver acquistato bevande per i medici. Un dirigente ballava anche sul palco invitando il personale del bar a buttarlo fuori. Roche ha autorizzato i suoi dirigenti all’ incontro con i medici ma non ad acquistare bevande per loro. Ma le sere sembrano quasi come il momento più bello nella storia del rapporto tra medici e case farmaceutiche.
Questo rapporto è un pasticcio scarsamente regolamentato. Da una parte (beneficio) le imprese lavorano con i medici per creare nuovi trattamenti. Dall’altra parte le imprese corrompono i medici nel prescrivere i loro farmaci. Il Dipartimento di Giustizia americano ha strappato enormi liquidazioni ad Aziende per questo. Tra questi due poli c’è un sacco di attività ritenuta normale da alcuni, ripugnante da altri, e che è sempre più oggetto di nuove leggi.
Questo mese le autorità regolatorie americane hanno pubblicato le modalità di applicazione della cosiddetta legge Sunshine progettata per migliorare la trasparenza. La Francia ha approvato una legge simile nel 2011. In Gran Bretagna le aziende stanno progettando comunicazioni volontarie. Entro il 2015 più del 70% delle vendite di farmaci sarà effettuato in Paesi con tali misure, secondo Deloitte, (società di consulenza).
Il mercato sanitario americano, il più grande del mondo, è particolarmente impegnato. Nel 2012 le aziende farmaceutiche hanno speso più di 24 miliardi dollari in marketing sui farmaci per i medici, secondo la società di ricerca Cegedim Strategig Data. Il 35% dei medici accettano cibo, intrattenimenti o viaggi da parte dell’industria farmaceutica, secondo un sondaggio condotto lo scorso anno da Deloitte, mentre il 16% accetta di parlare di tasse. Nella maggior parte degli Stati, i medici seguono regolari corsi per mantenere le loro licenze. Nel 2011 le aziende farmaceutiche e quelle di dispositivi hanno sponsorizzato quasi un terzo della formazione medica monitorata dal Consiglio di Accreditamento per l’Educazione Continua in Medicina.
Da tempo sono stati anche sollevati timori per indebita influenza. Nel 2008 due gruppi industriali della salute stabilirono rigorose norme volontarie per le aziende. Nel 2009 l’American Institute of Medicine, un organo consultivo, ha sollecitato una regolamentazione molto severa per evitare conflitti di interesse.
L’azione legislativa, però, è stata lenta, in particolare a livello federale. La legge Sunshine, passata come parte della riforma sanitaria di Barack Obama, rappresenta il primo requisito nazionale per la trasparenza. Ogni anno le aziende farmaceutiche e quelle di dispositivi devono indicare i pagamenti e i trasferimenti di “valore" ai medici. Devono inoltre segnalare i costi di ricerca e gli interessi sugli investimenti ai medici. La prima presentazione verrà visualizzata su una banca dati pubblica entro il 30 settembre 2014.
Altri effetti della legge so
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