A maggio 2020 si stima che l’indice destagionalizzato della produzione industriale aumenti del 42,1% rispetto ad aprile. Nella media del periodo marzo-maggio, il livello della produzione cala del 29,9% rispetto ai tre mesi precedenti.
Corretto per gli effetti di calendario, a maggio 2020 l’indice complessivo diminuisce in termini tendenziali del 20,3% (i giorni lavorativi sono stati 20 contro i 22 di maggio 2019). Forti flessioni tendenziali caratterizzano tutti i principali comparti; il calo è meno pronunciato solo per l’energia (-7,2%), mentre risulta più rilevante per i beni strumentali (-22,8%), i beni intermedi (-22,4%) e quelli di consumo (-18,7%).
Tutti i principali settori di attività economica registrano diminuzioni tendenziali. Le più accentuate sono quelle della fabbricazione di mezzi di trasporto (-37,3%), delle industrie tessili, abbigliamento, pelli e accessori (-34,1%), della fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche (-24,8%); i cali minori, invece, si osservano nella produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici (-4,2%) e nella fornitura di energia elettrica, gas, vapore ed aria (-5,2%).
Nel corso della fase di rilevazione dei dati, per il mese di maggio, non vi è stata alcuna riduzione del tasso di risposta delle imprese a causa dell’emergenza sanitaria. Sono state, comunque, messe in atto delle azioni in fase di elaborazione dei dati per gestire in modo adeguato le variazioni eccezionali presenti in questo periodo (si veda Nota metodologica, pag. 11).
TESTO INTEGRALE E NOTA METODOLOGICA
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