News

ISTAT. Commercio estero: in crescita l’esportazione di prodotti farmaceutici +12,8%

A luglio 2020 si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+5,7%) che per le importazioni (+4,8%). L’aumento su base mensile dell’export è dovuto in particolare all’incremento delle vendite verso i mercati extra Ue (+7,6%) mentre quello verso l’area Ue è più contenuto (+3,9%).

Nel trimestre maggio-luglio 2020 rispetto al precedente, la ripresa congiunturale registrata a partire da maggio si traduce in un aumento per l’export (+4,4%) e in una diminuzione contenuta per l’import (-2,3%).

A luglio 2020 l’export registra un ulteriore ridimensionamento del calo tendenziale (-7,3%; era -12,1% a giugno); la flessione è più ampia verso l’area extra Ue (-8,1%) rispetto a quella Ue (-6,4%). L’import mostra un recupero più lento e una contrazione più marcata (-14,2%, da -15,6% di giugno), sintesi del calo degli acquisti da entrambi i mercati, più ampio dall’area extra Ue (-17,5%) rispetto all’area Ue (-11,5%).

Tra i settori che contribuiscono maggiormente alla flessione tendenziale dell’export si segnalano macchinari e apparecchi n.c.a. (-8,3%), prodotti petroliferi raffinati (-48,0%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-9,1%), articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (-15,9%) e articoli in pelle escluso abbigliamento e simili (-15,6%). In aumento su base annua le esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici (+12,8%), autoveicoli (+5,7%), prodotti alimentari, bevande e tabacco (+1,3%) e computer, apparecchi elettronici e ottici (+1,5%).

Su base annua, i paesi che contribuiscono in misura maggiore alla caduta dell’export sono Spagna (-16,4%), Germania (-5,3%), Francia (-6,1%), Stati Uniti (-5,4%), Regno Unito (-9,5%), paesi OPEC (-12,8%) e Svizzera (-6,3%). In aumento le vendite verso Belgio (+15,6%) e Cina (+14,0%).

Nei primi sette mesi dell’anno, la flessione tendenziale dell’export (-14,0%) è dovuta in particolare al calo delle vendite di macchinari e apparecchi n.c.a. (-18,2%), metalli di base e prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (-13,2%), articoli in pelle escluso abbigliamento e simili (-26,2%), mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (-19,5%), autoveicoli (-26,2%) e articoli di abbigliamento, anche in pelle e in pelliccia (-22,9%).

A luglio 2020 si stima che il saldo commerciale aumenti di 2.077 milioni di euro (da +7.617 milioni a luglio 2019 a +9.694 milioni a luglio 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +11.679 milioni di euro (era +11.084 milioni a luglio 2019).

I prezzi all’importazione segnano tassi di decremento tendenziale nella maggior parte dei settori manifatturieri; la produzione di prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici registra un -5,6% per l’Area non euro.

Nel mese di luglio 2020 si stima che i prezzi all’importazione aumentino dello 0,2% su giugno 2020 e diminuiscano del 6,4% su base annua.

ISTAT – 17 settembre 2020

TESTO INTEGRALE E NOTA METODOLOGICA

 

Redazione Fedaisf

Promuovere la coesione e l’unione di tutti gli associati per consentire una visione univoca ed omogenea dei problemi professionali inerenti l’attività di informatori scientifici del farmaco.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio
Fedaiisf Federazione delle Associazioni Italiane degli Informatori Scientifici del Farmaco e del Parafarmaco