“È interessante notare che la maggior parte delle domande sul nostro nome le abbiamo ricevute dai media, piuttosto che dagli operatori di mercato, — ha detto a RBC la rappresentante della società Amy Blakely. — Siamo nel mercato da un quarto di secolo ed abbiamo una buona reputazione tra gli investitori e gli operatori sanitari, la nostra azienda è ben conosciuta”. In un’intervista con la CNBC il patron della compagnia Stanley Crook ha dichiarato che la sua società non ha intenzione di cambiare marchio, “è meglio che il gruppo terroristico cambi nome”.
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Estratto da: “ISIS”, un marchio scomodo: come i jihadisti costringono le imprese a cambiare nome (Sputnik Italia 16.08.2015)