Farmaci da banco, integratori e cosmetici tengono a galla anche nel 2018 i bilanci delle farmacie, compensando almeno in parte gli impatti della cinghia stretta sulla spesa farmaceutica pubblica, che continua a sforbiciare il fatturato dei prodotti etici di fascia A (farmaci essenziali e per le malattie croniche il cui costo è a carico dello Stato) e C
Nel 2018 infatti questo mercato, secondo lo scenario tracciato dai dati di Iqvia, provider globale di informazioni in ambito sanitario, tecnologie innovative, consulenza e servizi di ricerca clinica, anticipati da un lancio dell’agenzia Radiocor di il Sole 24 Ore, è sceso di ben il 3,5% rispetto al 2017, arrivando a quota 14,4 miliardi.
Un trend negativo che è stato però bilanciato dalla vendita di altri prodotti del comparto definito “consumer”, come integratori, farmaci da banco, creme e cosmetici che hanno raggiunto i 10 miliardi di euro, con un incremento del 2,1% rispetto al 2017.
Il risultato complessivo vede quindi il mercato italiano dei prodotti venduti in farmacia chiudere il 2018 con un fatturato totale di 24,4 miliardi di euro (-1,3% rispetto al 2017).
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