Stop alla corsa a ostacoli per l’acquisto dei medicinali destinati ai malati cronici, fino ad oggi prescrivibili solo dopo predisposizione di un Piano terapeutico da parte dello specialista. Il Tavolo sulla medicina generale avviato in Aifa, l’Agenzia italiana del farmaco, ha infatti convenuto sulla necessità di coinvolgere i medici di famiglia nel trattamento delle patologie croniche in sinergia con i medici specialisti.
Parliamo di medicinali d’uso quotidiano per almeno 10 milioni di pazienti con gravi patologie, come diabete e Bpco, costretti a una continua corsa a ostacoli per accedere a farmaci innovativi e salvavita. Si tratta di centinaia di prodotti afferenti a 32 categorie terapeutiche oggi prescrivibili solo dallo specialista e dopo predisposizione di un piano terapeutico che ne garantisca l’uso più appropriato. Un sistema che fino ad oggi ha tagliato fuori i medici di famiglia, costringendo i malati a saltare dallo studio del proprio dottore di fiducia al medico specialista. Il tutto con esborso di un super-ticket mediamente di 50 euro, quello appunto dovuto sulla visita specialistica ed indagini necessarie ogni qualvolta c’è da aggiornare il piano terapeutico. Una corsa a ostacoli alla quale la stessa Aifa ha annunciato voler porre fine consentendo ai medici di famiglia di poter agire in raccordo con gli specialisti sia sulle modifiche ai piani terapeutici che sulla prescrivibilità dei medicinali.
“Oggi –spiega Scotti- quando valutiamo che un paziente necessita di un prodotto prescrivibile solo dietro definizione di un piano terapeutico dobbiamo dirottarlo dallo specialista. E sono già 50 euro.
Spesso però il paziente torna senza piano e con richieste di esami diagnostici da noi già effettuati che ovviamente lo specialista non conosce e siamo così costretti a rinviarlo allo stesso specialista dietro esborso di altri 50 euro oltre che a convincere il paziente che quegli esami non vanno ripetuti. Idem quando il piano, che dura solitamente tra i 3 mesi e un anno, va aggiornato.
“Dopo incontri, riunioni e tavole rotonde, finalmente agli annunci ora dovrebbero però seguire i fatti”, annuncia il Segretario nazionale della Fimmg. “L’Aifa ha concordato sulla opportunità di creare un raccordo tra specialisti e medici di medicina generale per poter gestire senza steccati i piani terapeutici dei malati cronici anche utilizzando le piattaforme web. Evitando così ai nostri assistiti di dover affrontare veri e propri percorsi ad ostacoli per poter accedere a farmaci essenziali, con liste d’attesa per l’ accesso alle visite specialistiche spesso improponibili”. “Ci auguriamo ora che la nuova convenzione della medicina generale incentivi i medici di famiglia a dotarsi di quegli strumenti diagnostici di primo livello per poter effettuare direttamente nello studio del medico di famiglia accertamenti come la spirometria per la Bpco, che solitamente precedono la predisposizione dei piani terapeutici per i malati cronici. Una novità – conclude Scotti- che consentirebbe agli assistiti di risparmiare tempo e denaro: quelli fino ad ora spesi per liste d’attesa e superticket su visite specialistiche e accertamenti diagnostici”
Tra i medicinali “a ricetta limitativa” con obbligo di Piano terapeutico figurano gli anticoagulanti di nuova generazione, le incretine per il trattamento del diabete e le associazioni di farmaci per la Bpco.
FIMMG – Data pubblicazione : 24/03/2017
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