Continua a viaggiare con il vento in poppa il mercato degli integratori, che nell’ultimo anno porta a casa un giro d’affari di 2,7 milioni di euro (+6% sul periodo precedente) e vendite per circa 193 milioni di confezioni (+4,8%). E’ la fotografia che arriva dalla seconda edizione dell’indagine sull’industria degli integratori alimentari in Italia, condotta dal Centro studi di
Conferma lo stato di salute del comparto la dinamica degli investimenti: oltre il 50% delle aziende che hanno risposto alla survey ha dichiarato di aver incrementato gli investimenti in innovazioni di prodotto (il 68,9%), marketing e comunicazione (il 62%), impianti e nuovi macchinari (il 55,6%), formazione del personale (il 52,6%), innovazioni di processo (il 46,7%). Quasi il 70% delle aziende associate, inoltre, mostra fatturati alimentati dall’export o altre attività all’estero: si tratta di imprese con dimensioni maggiori, che si distinguono per un fatturato medio di 12,2 milioni di euro e operano nel mercato interno da oltre 15 anni. Circa il 30% di queste aziende esporta oltre un quarto del
«L’impegno è quello rafforzare la percezione della Filiera di Qualità» commenta Marco Testa, presidente neoeletto di FederSalus «puntiamo a ottenere dalle istituzioni nazionali e comunitarie il riconoscimento del ruolo dell’integratore alimentare in ambito healthcare per il benessere individuale e anche in termini di welfare collettivo e di risparmio per il Ssn».
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