Sistema Nazionale di Verifica e Controllo sull’Assistenza Sanitaria. Il Ministro della Salute Livia Turco ha insediato il gruppo di lavoro di esperti e centri di consulenza, attraverso i quali, il Ministero assicurerà il supporto al Sistema di verifica e controllo sull’assistenza sanitaria (Siveas). Il Sistema ha lo scopo di coordinare le attuali attività di controllo e verifica affidate a diversi organismi ed enti al fine di facilitare la raccolta dei dati provenienti dal sistema informativo sanitario ma anche da altri enti (Ministeri Economia e Finanze, ISTAT, Agenzia per i servizi sanitari regionali, Regioni, Asl, NAS, ecc.).
Il SIVEAS potrà effettuare proprie analisi affidandole ad esperti o a centri di ricerca pubblici o privati su aspetti specifici dell’assistenza e collaborerà anche per la verifica degli indicatori previsti dal Patto per la Salute con le Regioni e finalizzati al rispetto dei parametri di qualità e di spesa delle Regioni.
Ogni anno saranno definiti specifici obiettivi di verifica su proposta del Comitato permanente per la verifica dell’erogazione dei Lea (un comitato “misto” Governo-Regioni) ma potranno anche essere attivate verifiche ad hoc in base a particolari emergenze.
Il SIVEAS promuoverà anche attività di formazione e tutoraggio specifiche per il personale delle Regioni che hanno sottoscritto gli accordi per il rientro dei disavanzi gestionali e per altri operatori impegnati nelle attività di controllo a livello locale.
Gli ambiti di intervento saranno:
– Tempi di attesa per le prestazioni sanitarie urgenti
– Protocolli di sicurezza per evitare errori medici o della struttura sanitaria nel corso di un ricovero o comunque durante una terapia
– Erogazione dei Lea per determinati obiettivi di salute. Esempi: abbassamento indici di mortalità o morbosità per particolari patologie, raggiungimento di standard nazionali di screening preventivi, apertura di determinati servizi sanitari per rispondere a nuovi bisogni di assistenza
– Livelli di spesa soprattutto in quelle aree del Paese e per quelle branche di prestazioni a più alto rischio di sfondamento dei bilanci. Esempi: farmaceutica, esami diagnostici, convenzioni varie con strutture sanitarie private, acquisti di beni e servizi con costi sopra la media
– Procedure di appalto e fornitura di beni e servizi per verificare la congruità delle spese effettuate rispetto alle medie nazionali
– Tempi di esecuzione dei lavori di costruzione o ammodernamento di ospedali e strutture sanitarie
– Utilizzazione delle risorse stanziate per progetti obiettivo del Piano sanitario nazionale.
Tali attività sono finalizzate alla verifica dei criteri di appropriatezza ed efficienza nell’erogazione dei Lea, ma potranno anche riguardare altri ambiti specifici quali:
– i livelli minimi di sicurezza nell’assistenza (ad esempio in caso di gravi inconvenienti igienico-sanitari e di assenza requisiti minimi strutturali, teconologici e organizzativi)
– violazioni di carattere amministrativo, contabile, finanziario e gestionale
– mancata attuazione del Piano sanitario nazionale, scarsa qualità delle prestazioni e non equità nell’accesso ai servizi.
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