I farmacisti sono i “provider” preferiti di informazioni sui farmaci ai consumatori in virtù della loro esperienza sui medicinali, della loro accessibilità e della loro disponibilità. E gli stessi medici di famiglia riconoscono il loro ruolo fondamentale nel diffondere questo tipo di informazioni. È questo uno dei risultati di uno studio australiano, pubblicato su Bmc Health Services Research che aveva l’obiettivo di determinare l’atteggiamento di consumatori, Mmg e Farmacisti di comunità in relazione al sistema noto come Consumer Medicine Information disponibile in Australia per tutti i farmaci da prescrizione. Uno strumento, premettono i ricercatori, poco utilizzato dai professionisti nonostante i consumatori desiderino diffuse informazioni sui farmaci. Lo studio, condotto attraverso questionari, ha evidenziato come siano Mmg e farmacisti i dispensatori di informazioni preferiti, meglio se a voce che scritte, con una prevalenza dei farmacisti, riconosciuti dagli stessi medici locali come la fonte migliore. Un aspetto quest’ultimo di particolare importanza, come conferma il presidente dell’Ordine dei farmacisti Andrea Mandelli. «Questo studio conferma quanto constatiamo ogni giorno nella pratica professionale, e cioè l’apprezzamento dell’opera del farmacista, quando si tratta di informare il cittadino sulle caratteristiche dei farmaci che gli sono stati prescritti o ai quali ricorre per l’automedicazione. Quello che aggiunge lo studio, ed è importante» sottolinea Mandelli «è che gli stessi medici di medicina generale ritengono positivo l’intervento del farmacista. Il fatto che lo studio provenga dall’Australia, paese nel quale il ruolo da tempo è andato espandendosi in collaborazione con i medici sul territorio, conferma che è una sinergia che funziona. Aggiungo che l’Ordine dei Farmacisti di Milano, anche in occasione di Expo 2015, ha organizzato la sperimentazione di un sistema web-based – Doctor Safim – che consente di fornire al paziente, a conclusione del colloquio, anche indicazioni personalizzate in forma scritta» conclude il presidente Fofi.
Marco Malagutti