Roma, 12 febbraio – A lanciare la notizia, due giorni fa, è stato l’autorevole Wall Street Journal, con un articolo dal titolo quanto mai eloquente: Un farmaco sperimentale promette di stroncare l’influenza in un giorno.
Il rimedio (forse) definitivo contro l’influenza arriva dal Giappone, frutto della ricerca dall’azienda Shionogi di Osaka. Secondo i primi test, gli effetti del farmaco sarebbero più potenti di tutti quelli in commercio fino ad oggi.
Ad acquistare i diritti per la vendita in Europa del farmaco nipponico è stata la casa farmaceutica Roche, produttrice del Tamiflu, il farmaco utilizzato fin qui per contrastare l’influenza, che però richiede l’assunzione di due dosi al giorno per almeno cinque giorni per essere del tutto efficace. Dato che basta da solo a sottolineare lo straordinario passo in avanti rappresentato dal farmaco giapponese, che negli studi sperimentali e clinici – confermati da un ultimo trial su pazienti giapponesi e statunitensi – è risultato immediatamente efficace, stroncando l’influenza e i suoi sintomi in un giorno soltanto e rivelandosi in grado di sconfiggere sia i virus di ceppo A che quelli di ceppo B.
I ricercatori nipponici sono arrivati alla sintesi del nuovo farmaco (per il quale è ragionevole prevedere un destino da blockbuster destinato a macinare enormi profitti) partendo da un farmaco utilizzato contro i retrovirus dell’Hiv. Il meccanismo d’azione sarebbe sostnazialmente analogo: per combattere l’influenza, il nuovo prodotto giapponese interferisce e blocca sul nascere l’azione del virus che normalmente “prende il controllo” del sistema di funzionamento delle cellule umane, strategia che gli permette di diffondersi e moltiplicarsi.
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