Chiaro che in un settore così importante e che genera tanta ricchezza, l’India difenda la sua azienda. A ragione o a torto? L’Unione Europea ci ha visto giusto o la lobby farmaceutica occidentale vuole solo danneggiare l’economia del Paese asiatico.
13 Ottobre 2015 – ItalyJournal
Farmaci generici nel mirino dell’Agenzia europea per il farmaco, l’Ema. In particolare i 700 prodotti e verificati dall’indiana Gvk Bio, nei cui test sarebbero stati riscontrate irregolarità. L’Ema ne ha ordinato il ritiro, facendo seguito alla decisione del dicembre scorso da parte della Francia, che aveva fatto togliere dal mercato una trentina di medicinali indiani. Seguita poi anche da Germania, Belgio e Lussemburgo.
Tra l’Agenzia europea per il farmaco e l’India è guerra fredda, a questo punto. Il governo di New Delhi ha infatti condotto sue verifiche, assolvendo l’azienda incriminata. E ha minacciato ritorsioni e ricorsi al Wto. Secondo la stessa Ema, comunque, non ci sarebbero rischi per la salute e gli stessi principi attivi sarebbero comunque in commercio, fabbricati da altre aziende.
Decisione dunque azzardata? Guerra di verifiche? Naturalmente, sulla pelle di chi poi quei farmaci li deve usare. L’India è tra i primi produttori mondiali di ‘generici’, ne produce circa il 4 per cento del totale. Ed è tra le prime sedi di test sull’uomo, per i quali ha peraltro già ricevuto molte denunce da parte di Organizzazioni non governative e richiami dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Inquietante è anche il metodo che sarebbe stato utilizzato dalla Gvk Bio per poter mettere in commercio i farmaci. Alcuni dati sarebbero stati manipolati addirittura per cinque anni. Naturalmente, la Gvk ha respinto al mittente quelle che sono state bollate come “notizie false”. La Gvk si è anche proposta per fare nuovi test, a sue spese. Secondo l’Associazione indiana per le esportazioni di medicinali, la Pharmaexcil, il divieto di vendita comporterà una perdita di un miliardo di dollari.
Chiaro che in un settore così importante e che genera tanta ricchezza, l’India difenda la sua azienda. A ragione o a torto? L’Unione Europea ci ha visto giusto o la lobby farmaceutica occidentale vuole solo danneggiare l’economia del Paese asiatico.
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