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Indagine Istituto Piepoli: cala gradimento per SSN

Medico di famiglia si conferma punto di riferimento per pazienti. Ma proprio il medico di famiglia è soggetto a limitazioni nella prescrizione dei farmaci: l’81% degli italiani vorrebbe che il medico di famiglia potesse prescrivere anche i farmaci innovativi.

Gli italiani soddisfatti del Servizio sanitario nazionale sono ancora la maggioranza (57%), ma il dato risulta in calo rispetto al 2018 quando a dichiararsi molto o abbastanza soddisfatti era il 65% della popolazione, secondo un’indagine svolta da Istituto Piepoli. La ricerca è stata presentata nel corso di Inventing for Life – Health Summit, organizzato a Roma da Msd Italia, che ha riunito clinici, rappresentanti di istituzioni, società scientifiche e associazioni di pazienti per fare il punto sulle grandi priorità della sanità pubblica a livello globale nella prospettiva della centralità dei pazienti e del difficile equilibrio tra innovazione e sostenibilità.

Secondo l’opinione degli italiani, il compito primario della sanità pubblica dovrebbe essere quello di accelerare i percorsi di cura delle persone con malattia e di evitare che le persone sane si ammalino: le priorità sulle quali dovrebbero concentrarsi nei prossimi anni gli sforzi del Ssn sono, nell’ordine, la riduzione dei tempi di attesa per esami e interventi (79%) e la prevenzione delle malattie (51%) seguiti dal sostegno alle fasce deboli, come famiglie a basso reddito, malati cronici, disabili (49%).

Il medico di famiglia si conferma un punto di riferimento per il 49% degli intervistati e il 36% si rivolge a lui prima di andare da uno specialista. Ma proprio il medico di famiglia è soggetto a limitazioni nella prescrizione dei farmaci: l’81% degli italiani vorrebbe che il medico di famiglia potesse prescrivere anche i farmaci innovativi. Il medico di famiglia è anche considerato la fonte più attendibile per le informazioni sanitarie (60% degli intervistati), mentre Internet è attendibile solo per il 14%.

Le fake news restano percepite come una minaccia: ben l’87% degli italiani ritiene che siano pericolose per la salute delle persone, e 1 intervistato su 3 ha ammesso di aver creduto almeno una volta a una fake news. I vaccini (47%) l’ambito più gettonato, seguito dai tumori (42%).Per l’83% degli italiani, il settore in cui è più importante investire per favorire l’innovazione è la Sanità, seguita dall’Educazione. Tra le patologie in cui gli italiani vorrebbero vedere maggior investimenti, i tumori sono al primo posto, con ben il 69% delle preferenze, seguiti dalle malattie cardiologiche (28%) e neurologiche (26%).

Fonte Adnkronos

Fimmg – 20 marzo 2019

Redazione Fedaisf

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