Indagine presentata durante 75° anniversario Fimmg rivela mmg insoddisfatti organizzazione in pandemia
6 medici di famiglia su 10 insoddisfatti dell’organizzazione durante la pandemia. L’84% non si è sentito supportato dalle istituzioni sanitarie. Presentata indagine in occasione del 75° anniversario FIMMG. Scotti: difficoltà medici non devono rimanere inascoltate
La ricerca è stata condotta tra il 24 maggio e il 7 giugno su un campione di oltre mille medici di medicina generale italiani.
Il 62,1% ha dichiarato di essere riuscito a seguire i pazienti dall’inizio della pandemia attraverso nuove forme di contatto come mail e chat. Per il 41,2% c’è maggiore fiducia adesso da parte dei pazienti. Il 14, 5% dice però di non averli potuti seguire come avrebbe voluto per la mancanza di dispositivi di protezione individuale.
Il 53,4% è insoddisfatto dell’organizzazione della medicina generale nel territorio in cui opera. Si ritiene, invece, soddisfatto il 58,6% dei medici del Nord Est e il 57,4% di quelli del Centro. Più di 8 medici su 10 (l’83,7%) non si ritiene supportato dalle istituzioni sanitarie della propria regione o provincia.
Il 31% dei medici (e il 38% dei professionisti under 40) ritiene che il proprio territorio abbia bisogno di una grande riforma della medicina generale.
Rimane fondamentale per i medici di medicina generale il rapporto di fiducia con i propri assistiti. Ne è convito il 95,5% degli intervistati. In particolare per l’82,8% è molto importante. Per il 79% questo rapporto è mutato rispetto al passato. Il 14,1% ritiene che il mutamento sia legato alla tecnologia mentre il 60,3% per le nuove esigenze della società e il cambiamento del SSN. Oltre la metà del campione (il 55,8%) lo ritiene un cambiamento negativo per la professione.
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