Una situazione "paradossale", quella dell’Irlanda, dove oggi molti farmaci generici risultano più cari del 50% rispetto ai griffati di riferimento. E’ il risultato di un’operazione di forti tagli sui prezzi portata avanti nelle settimane scorse dalle aziende farmaceutiche locali, nel tentativo di ridurre, in accordo con il ministero della Sanità, la spesa farmaceutica pubblica di circa 94 milioni di euro entro quest’anno. Il provvedimento ha coinvolto circa 300 dei prodotti più venduti nel Paese. Ma secondo Michael Barry, direttore clinico del National Centre for Pharmacoeconomics, intervistato dall’Irish Medical Times, "questa è una situazione ridicola e unica in Europa. I pazienti oggi pagano di più per avere un generico e questo non accade in nessun Paese dell’Unione. Una volta i medici erano incoraggiati a prescrivere medicinali equivalenti per il loro buon profilo costo-beneficio. Oggi non è più il caso che lo facciano". Intanto, il ministro della Sanità irlandese, Mary Harney, rende nota la sua delusione per il fatto che alcune aziende non abbiano ancora tagliato il prezzo dei loro farmaci.
Farmacista33 – 22 febbraio 2010 – Anno 6, Numero 31