Il Servizio sanitario nazionale delude gli italiani: a esserne soddisfatto è solo il 35,8%. Le lamentele maggiori riguardano i tempi di attesa negli ospedali (79,4%), la scarsa qualità delle strutture ospedaliere (66,1%), il costo del ticket (60,3%) e l’assistenza ospedaliera (56%). Apprezzamento invece per la professionalità di medici e infermieri, che registrano rispettivamente un gradimento del 64,2% e del 60,2%. Sono i dati che emergono dal rapporto Eurispes "’Cultura della salute e testamento biologico", pubblicato sul sito della Fnomceo. Rispetto al 2010 il livello di insoddisfazione dei cittadini è cresciuto, soprattutto al meridione dove si raggiunge il picco del 71,2% nelle isole e del 70,7% al Sud. Le cose vanno meglio, si fa per dire, al centro-nord, dove il malcontento raggiunge il 58,5% al Nord-Est, il 58,2% al Nord-Ovest e il 55,6% al Centro. A peggiorare è il gradimento per l’assistenza ospedaliera, apprezzata dal 42% (+8,1% gli insoddisfatti), e i tempi di attesa, giudicati intollerabili da quasi l’80%. Per i due terzi dei cittadini intervistati (66,1%) la qualità delle strutture ospedaliere è insufficiente. Tuttavia, le competenze di medici e infermieri sono promosse. Del personale medico è soddisfatto il 64,2% (anche se in calo del 7,4% rispetto al 2010), e di quello infermieristico il 60,2% (solo +1,3% di malcontento). Se ci si deve sottoporre a cure specialistiche o interventi chirurgici, gli italiani preferiscono affidarsi nel 41,4% dei casi alle strutture ospedaliere pubbliche, e nel 26,1% dei casi agli ospedali privati. C’é poi chi, pur volendo optare per i privati, deve ripiegare sul servizio pubblico per i costi troppo elevati (24,2%, categoria aumentata del 3,8%), e aumenta del 3,3% chi predilige le cliniche private.
DoctorNews – 18 maggio 2011