Il Mario Negri non si piega alle imposizioni dell’industria farmaceutica
E rinuncia a un progetto con GlaxoSmithKline che manca di trasparenza.
Un editoriale della prestigiosa rivista British Medical Journal comunica una notizia che ha fatto scalpore nell’ambiente scientifico. L’IRCCS-Istituto di Ricerche Farmacologiche Mario Negri ha ritirato la propria adesione a un progetto Innovative Medicines Initiative (IMI) che, finanziato al 50% dall’Unione Europea, intende sviluppare un farmaco di proprietà della GlaxoSmith&Kline (GSK).
Il Mario Negri si è ritirato perché GSK pretende per sé il diritto di accordare o negare l’accesso ai dati dello studio e il controllo della loro pubblicazione. GSK intende esercitare il suo controllo non solo nei confronti della comunità scientifica in genere, ma perfino degli stessi ricercatori partecipanti allo studio.
"Il segreto posto sui risultati degli studi clinici – commenta Silvio Garattini, Direttore del Mario Negri – rappresenta un’indebita spoliazione dei diritti dei pazienti e dei medici che partecipano allo studio: i dati in definitiva sono loro".
Il Mario Negri non richiedeva per sé la proprietà dei dati