Oms Europa: Il 20% delle famiglie in difficoltà a pagare le cure, colpa dei costi stratosferici
“Fino al 20% delle famiglie in tutta Europa sperimenta una spesa sanitaria catastrofica, con costi elevati determinati principalmente dai pagamenti di tasca propria per l’acquisto dei farmaci. In questo modo le famiglie vanno in sofferenza per sostenere altri bisogni, come fare la spesa o pagare il riscaldamento”.
E’ il quadro che emerge dai dati raccolti dall”Oms attraverso Uhc Watch, una nuova piattaforma digitale che monitora i progressi nell”accesso – a prezzi accessibili – all”assistenza sanitaria in 45 paesi e presentato oggi in vista della Giornata universale della copertura sanitaria, il 12 dicembre, introdotta dalle Nazioni Unite circa dieci anni fa per sensibilizzare gli Stati verso la protezione e la fornitura delle cure a tutti i cittadini.
“Il fatto che fino al 20% delle famiglie in alcuni paesi europei debba affrontare una spesa sanitaria catastrofica è un forte segnale dell’urgente necessità di dare priorità alla copertura sanitaria universale”, ha affermato Hans Kluge, direttore regionale dell’Oms per l’Europa. “Non si dovrebbe scegliere tra il pagamento di farmaci salvavita e il soddisfacimento di bisogni primari come cibo e alloggio.
La nuova piattaforma Uhc Watch rappresenta un punto di svolta, fornendo ai politici le prove e le analisi – continua – di cui hanno bisogno per garantire che i sistemi sanitari proteggano le persone dalle difficoltà finanziarie. e consegnare assistenza equa e alla portata di tutti”.
I dati raccolti dalla piattaforma “mostrano anche che le persone più povere hanno maggiori probabilità di incontrare difficoltà finanziarie. Nella maggior parte dei paesi esaminati (28 su 40), l”incidenza della spesa sanitaria catastrofica è aumentata nel tempo, con un aumento medio di 1,7 punti percentuali”. Il fatto che una fetta della popolazione debba pagare di tasca propria le cure “non solo provoca difficoltà finanziarie, ma crea anche barriere all”accesso, portando a un bisogno insoddisfatto di assistenza sanitaria”, rimarca l’Oms Europa.
Fonte Adnkronos
Notizie correlate: UHC
Can people afford to pay for health care?
Abstract
La protezione finanziaria, ovvero l’accesso conveniente all’assistenza sanitaria, viene compromessa quando i pagamenti diretti per l’assistenza sanitaria comportano difficoltà finanziarie (spesa sanitaria impoverente e catastrofica) o creano una barriera all’accesso, con conseguente insoddisfazione delle esigenze di assistenza sanitaria.
Questo documento riassume i risultati di un nuovo studio sulla protezione finanziaria in 40 paesi in Europa, tra cui l’intera Unione Europea, nel 2019 o nell’ultimo anno disponibile prima del COVID-19.
Rileva che i pagamenti diretti comportano difficoltà finanziarie e necessità insoddisfatte in ogni paese dello studio e hanno costantemente maggiori probabilità di colpire le famiglie nel quinto più povero della popolazione.
Le difficoltà finanziarie sono in gran parte causate dai pagamenti diretti per medicinali ambulatoriali, prodotti medici e cure odontoiatriche, servizi che sono comunemente forniti o gestiti in contesti di assistenza primaria, indicando lacune significative nella copertura dell’assistenza primaria in molti paesi. Il rapporto identifica cinque scelte di politica di copertura che i paesi dovrebbero evitare perché compromettono la protezione finanziaria, l’equità, l’efficienza e la resilienza.
Identifica inoltre le scelte politiche che hanno rafforzato la protezione finanziaria nei paesi con una bassa incidenza di difficoltà finanziarie e bisogni insoddisfatti.
Citazione
Organizzazione mondiale della sanità. Ufficio regionale per l’Europa. (2023). Le persone possono permettersi di pagare l’assistenza sanitaria? Prove sulla protezione finanziaria in 40 paesi in Europa: sintesi. Organizzazione mondiale della sanità. Ufficio regionale per l’Europa. https://iris.who.int/handle/10665/374814. Licenza: CC BY-NC-SA 3.0 IGO
Nota:
Le cosiddette note AIFA hanno l’obiettivo di delimitare le condizioni di ammissione alla rimborsabilità da parte del SSN di medicinali (i.e. indicazione rimborsata), rispetto all’indicazione autorizzata. Storicamente sono state introdotte nel 1993, ben prima dell’istituzione dell’AIFA, per fornire delle indicazioni finalizzate a favorire l’uso appropriato dei medicinali nella pratica clinica, in ambito territoriale da parte della medicina generale.
I Piani Terapeutici sono uno strumento regolatorio importante e finalizzato a definire le condizioni di ammissioni alla rimborsabilità di un medicinale, fissarne le modalità di impiego nei pazienti anche sulla base delle raccomandazioni e dei vincoli regolatori previsti dalla scheda tecnica del medicinale. (fonte Sanità 24)
L’obiettivo nascosto è scoraggiare la prescrizione e risparmiare sulla spesa farmaceutica ponendola a carico dei pazienti.