Siamo soddisfatti del riconoscimento del valore dell’industria farmaceutica nei programmi dei partiti. Ma servirà passare dalle parole ai fatti. Ci auguriamo di essere coinvolti, dal prossimo Governo, in un dialogo costruttivo proprio in ragione dei i valori che rappresentiamo". Così Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria, valuta l’attenzione dei diversi schieramenti politici all’industria del farmaco, ricordando ai partiti di avere già pronto il programma da illustrare a chi sarà chiamato a guidare il Paese. "Tutti i partiti – dice a Pharmakronos il presidente degli industriali del farmaco italiani – hanno messo, più o meno, al centro del loro programma sulla sanità l’industria farmaceutica, cogliendone l’importanza.
Qualcuno l’ha definito un settore cruciale per l’assetto industriale del Paese, qualcun altro lo ha definito un settore in cui recuperare efficienza e da proteggere per sostenerne le potenzialità. Bene o male si è sottolineata l’importanza della farmaceutica, sia dal punto industriale che di ricerca.
Questo significa riconoscerne il valore. Mi aspetto, quindi, essendo la farmaceutica in tutti i programmi politici, appena il nuovo Governo si sarà insediato, di poter affrontare un dialogo comune, in modo che si riesca a prevedere un periodo di stabilità (che molti indicano di 3-5 anni) evitando continui interventi che destabilizzano il settore. Come è successo negli ultimi anni, in particolare nell’ultimo".
Tutto questo, continua, "renderebbe il nostro Paese più affidabile e più appetibile per mantenere il livello d’investimenti attuale nel settore, in termini di occupazione, di produzione, di export".,
Raffaella Ammirati – 22 febbraio 2013 – PharmaKronos