Molto riuscito lo sciopero di 4 ore indetto per il 6 marzo dalle organizzazioni sindacali di categoria Filctem CGIL, Femca CISL, Uiltec UIL. Ha registrato altissime percentuali di adesione e presidi davanti a tutti i siti del gruppo per protestare contro la scelta della Direzione di Alfasigma notificata il 20 febbraio scorso con la quale si apre un piano di riduzione del personale L. 223/91 per 333 dipendenti sul territorio italiano.
Si giudica questa scelta sbagliata e incomprensibile – nel comunicato delle OOSS – e si chiede di rivederla in toto.
A Bologna davanti alla storica sede di via Ragazzi del ’99 erano tantissimi gli Informatori Scientifici fortemente colpiti dalla scelta aziendale. Su 333 esuberi annunciati dall’azienda ben 221 sono gli informatori e molti gli addetti di sede a supporto della rete esterna.
Questo dato colpisce particolarmente perchè 221 Informatori costituiscono quasi la metà della intera rete esterna e le motivazioni addotte dall’azienda circa la scadenza di alcuni brevetti (cosa ampiamente prevista) e la necessità di un adeguamento degli skills e professionalità della rete (non mancano soluzioni alternative al licenziamento) non bastano certo a rendere più accettabile la strada scelta dal management.
Alfasigma è una delle più importanti aziende farmaceutiche a capitale italiano con un fatturato consolidato nel 2021 di oltre un miliardo di euro, tre stabilimenti di produzione in Italia e due all’estero, centri di ricerca a Bologna e Pomezia per un totale di circa 3.000 lavoratori.
L’acquisizione di Sofar della estate scorsa ha portato più di 300 dipendenti e 113 milioni di fatturato ma la sbandierata complementarità delle parti sembra dimenticata nelle note aziendali che parlano di sovrapposizioni.
Sembra quindi legittimo il dubbio sulla reale intenzione che si nascondeva dietro questa operazione industriale ben poco filantropica…
“Riuscitissimo, in Alfasigma, lo sciopero nazionale indetto dai sindacati di categoria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil contro i 333 licenziamenti dichiarati dall’azienda”: ha detto dal presidio Aldo Zago della Filctem Cgil nazionale.
“In tutti i siti del gruppo si sono registrate altissime adesioni per sostenere le richieste delle organizzazioni sindacali affinché l’azienda riveda, in tempi brevi, questa scelta giudicata sbagliata e incomprensibile”: ha concluso.
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