Gsk, firmato l’accordo che evita gli esuberi
Raggiunta l’intesa dopo oltre quattro mesi di trattativa: i 61 lavoratori potranno aderire a pre-pensionamenti, part-time e incentivi all’esodo .
Quattro mesi e mezzo di trattativa serrata, ma alla fine le organizzazioni sindacali e Gsk Vaccines ieri hanno trovato l’intesa sui 61 lavoratori in esubero previsti dal piano di riorganizzazione. La riunione al tavolo regionale si è conclusa con una nota congiunta nella quale le parti si impegnano a “valutare insieme le diverse opzioni applicabili nel rispetto delle persone e delle normative vigenti”
Ieri è stato firmato l’accordo sindacale fra GSK e i sindacati con il patrocinio delle Regione Toscana sul licenziamento di 61 dipendenti degli stabilimenti di Siena e Rosia.
L’obiettivo del confronto è stato quello di valutare le diverse opzioni applicabili nel rispetto delle persone e delle normative vigenti. La trattativa, si è conclusa con la stesura di un testo condiviso tra azienda e delegazione sindacale.
Con l’accordo raggiunto si sono definiti gli strumenti, quali pre-pensionamenti, part-time e incentivi all’esodo, a cui i lavoratori potranno richiedere di aderire, per poi valutare ogni possibilità di ricollocazione interna, laddove sostenibile.
La Regione Toscana si è inoltre impegnata a verificare la possibilità di ricollocare in altre aziende del territorio senese e toscano quei lavoratori che non dovessero trovare una soluzione attraverso gli strumenti sopra indicati. Gsk contribuirà con un incentivo all’assunzione corrisposto alle aziende che si renderanno disponibili.
L’Ente è intervenuto direttamente per tutelare le persone e le famiglie dei lavoratori costretti a lasciare il posto di lavoro in anticipo, inoltre il dialogo tra le parti proseguirà nei prossimi mesi con l’obiettivo comune di tutelare le persone e le attività dei siti di produzione per il futuro.
Lo stabilimento Gsk di Rosia è uno dei maggiori centri produttivi della multinazionale farmaceutica famosa per i vaccini ed è uno dei più all’avanguardia. La proprietà ha in progetto di rendere più flessibile la produzione ha quindi iniziato a ridurre il personale cercando di privilegiare le competenze più dinamiche.
L’accordo firmato ieri ha risolto una situazione di disagio che va ad aggiungersi alle molte criticità economiche legate alla crisi economica in corso, che ha colpito altri settori produttivi.
Il ruolo della Regione e dell’agenzia regionale all’impiego è stato cruciale. Alla riunione di lunedì scorso erano presenti il responsabile della segreteria del presidente Enrico Rossi, Paolo Tedeschi, e il capo di gabinetto del presidente, Ledo Gori. Venerdì c’erano alcuni responsabili dell’agenzia regionale per l’impiego, che erano presenti in Gsk anche lunedì, quando Gori si è collegato per via telematica. Già l’incontro di venerdì aveva posto le basi per arrivare a questa “stretta di mano”. Il week end non ha poi riservato sorprese, così l’accordo è stato trovato con le firme dell’azienda, dei sindacati e dell’agenzia regionale per l’impiego.
Il piano di riorganizzazione coinvolge i due stabilimenti toscani Gsk (a Siena e a Rosia-Sovicille) dove lavorano circa 2.200 persone. I 61 esuberi riguardavano 41 dipendenti nell’area ricerca e 20 nel settore produttivo.
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Comunicato stampa congiunto:
“Gsk Vaccines, le organizzazioni sindacali territoriali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil e la rsu di Gsk Vaccines esprimono soddisfazione per l’intesa raggiunta relativamente alla procedura collettiva avviata lo scorso 20 febbraio per 61 lavoratori. L’obiettivo del confronto è stato quello di valutare insieme le diverse opzioni applicabili nel rispetto delle persone e delle normative vigenti.
La trattativa, che nell’ultimo mese ha beneficiato dell’intermediazione dei tecnici regionali, si è conclusa con la stesura di un testo condiviso tra azienda e delegazione sindacale con il patrocinio della Regione Toscana.
Con l’accordo raggiunto si sono definiti gli strumenti, quali pre-pensionamenti, part-time e incentivi all’esodo, a cui i lavoratori potranno richiedere di aderire previa valutazione dell’azienda per poi valutare ogni possibilità di ricollocazione interna, laddove organizzativamente sostenibile.
La Regione Toscana si è inoltre impegnata a verificare la possibilità di ricollocare in altre aziende del territorio senese e toscano quei lavoratori che non dovessero trovare una soluzione attraverso gli strumenti sopra indicati.
Gsk contribuirà con un incentivo all’assunzione corrisposto alle aziende che si renderanno disponibili.
Il dialogo aperto e costruttivo tra le parti proseguirà nei prossimi mesi con l’obiettivo comune di tutelare le persone e le attività dei siti di Siena e Rosia per il futuro”.
I partecipanti alla firma dell’accordo