Il Servizio Sanitario Nazionale Ellenico sta avviandosi al suo destino di insolvenza. Le Aziende Farmaceutiche vantano crediti risalenti dal lontano 2009 per un ammontare di oltre 200 milioni di euro ed hanno bloccato le forniture a credito, considerata la certezza di non essere pagati, né oggi, né domani, né mai.
L’embargo inizia oggi nei confronti di quattro ospedali di Atene, Evaggelismos, Agia Olga, Attikon, Sismalnogleio, e verso gli ospedali statali a Alexandroupolis, Rodi e Kalamata, ma sembrerebbe doversi estendere a breve verso tutte le strutture pubbliche.
Anche le farmacie non sono più rifornite: non possono pagare i fornitori a causa sempre dell’insolvenza del Servizio Sanitario Nazionale. Semplicemente adesso i farmaci, anche i così detti salva-vita, non sono più disponibili, così come i costosi farmaci per i pazienti oncologici.
Così, da buon ultima, anche la farmaceutica si allinea a tutti gli altri fornitori del SSN Ellenico, che da tempo hanno sospeso le forniture. Infatti, il mancato pagamento non consente più, semplicemente, di approvvigionarsi delle materie prime necessarie alla produzione.
Si delinea adesso la situazione paradossale tipica dell’interventismo statale ad oltranza.
I dipendenti greci della farmaceutica e degli altri fornitori subiscono il licenziamento, di cui già riportammo le amare conseguenze.
I dipendenti del SSN, invece, grazie al loro status privilegiato di &