Nonostante le tematiche sanitarie siano una delle principali categorie di ricerca in internet, le aziende farmaceutiche non stanno sfruttando a pieno le potenzialità del World Wide Web: ci sono molte aree in cui le industrie potrebbero aumentare la loro presenza on line.
Lo ha detto Jens Monsees, Industry Head, Consumer Goods e Healthcare di Google, in occasione del PharmaTimes Digital Meeting a Londra. L’esperto ha osservato che le aziende produttrici di medicinali, innanzitutto, non investono abbastanza nei loro siti web. E che c’è necessità di differenziare meglio i contenuti online a seconda che siano indirizzati ai medici o ai pazienti: "Se il contenuto è ben confezionato – ha ribadito Monsees – allora la gente lo leggerà. Altrimenti nessuno sarà interessato". Inoltre, per il manager di Google la promozione dei farmaci dovrebbe essere maggiormente focalizzata sul web e le industrie dovrebbero offrire più informazioni ai pazienti sulle malattie in generale.
Fra i ‘trucchi’ da adottare, l’analisi delle parole chiave e dei termini di ricerca specifici per comprendere il comportamento di ricerca degli operatori sanitari e dei pazienti per via elettronica. "Le aziende del comparto Pharma non sfruttano nemmeno il 5% di questo potenziale", ha detto Monsees.
Per l’esperto, in conclusione, la farmaceutica deve ripensare l’utilizzo dello spazio on-line: proprio a causa della bassa spesa il settore non è ancora fra i clienti chiave di Google. Eppure, collaborando si potrebbe capire di più soprattutto quello che i medici cercano online.
Barbara Di Chiara – 24 ottobre 2011 – PharmaKronos