Google patteggia con il Dipartimento di Giustizia Usa e accetta di pagare 500 milioni di dollari per risolvere la disputa sulla pubblicità online di farmaci illegali. E il titolo Google sale in Borsa, dove chiude aumentando dello 0,86%. La sanzione è una delle maggiori mai imposte negli Stati Uniti secondo le autorità federali. E rappresenta un colpo per la reputazione di Google, il cui slogan é la promessa «fare bene per il mondo». Google era consapevole dal 2003 che era in molti casi illegale per le farmacie basate in Canada spedire farmaci per i quali è necessaria la ricetta medica negli Stati Uniti. E nonostante questo Google ha continuato ad accettare la pubblicità e ad aiutare le farmacie a rendere i loro messaggi più efficaci fino a quando non è stata messa al corrente dell’ indagine penale avviata nei suoi confronti.
GOOGLE SI SCUSA CON CASA FARMACEUTICA. «Abbiamo fermato la pubblicità di farmaci con ricetta di case farmaceutiche canadesi qualche tempo fa. È ovvio che non avremmo dovuto consentire queste pubblicità su Google in primo luogo» afferma Google in una nota. Il pagamento di 500 milioni di dollari rappresenta i ricavi realizzati da Google tramite la vendita di pubblicità e la stime di fatturato generato dalle case farmaceutiche per le loro vendite a consumatori americani. L’accordo con il Dipartimento di Giustizia consente a Google di evitare un processo penale e l’annuncio era atteso da maggio, quando Google aveva annunciato di aver accantonato 500 milioni di dollari. Google, come Microsoft e Yahoo!, ha già rivisto le proprie politiche in seguito alla pressione delle case farmaceutiche e della Fda per filtrare le pubblicità di farmaci contraffatti o non brevettati.
Falsi medici online denunciati dalla Polizia Postale
Dopo un’attenta indagine che ha coinvolto anche i colleghi di Frosinone, la Polizia Postale di Biella ha denunciato due biellesi per esercizio abusivo della professione medica e commercio di medicinali in assenza di autorizzazione; il sito tramite il quale pubblicizzavano il commercio di una particolare soluzione acquosa è stato sequestrato.
Tutto è partito da una segnalazione pervenuta dal Ministero della Salute circa la commercializzazione, sul sito www.miraclemineral.it, del prodotto denominato Miracle Mineral Solution (MMS), un composto chimico a base di cloro in grado di contrastare tramite ossidazione batteri, virus e più in generale gli elementi patogeni presenti nel corpo umano.
Il sito in questione pubblicizzava infatti questo prodotto come risolutivo di diverse patologie quali avvelenamento da cibo, morsi di insetti, febbre suina e scottature solari. Inoltre i gestori del sito, nello svolgere l’attività di commercializzazione, offrivano ai potenziali clienti consulenze mediche online in ordine alla somministrazione del prodotto. Tutto apparentemente corretto se non fosse che, come confermato dagli approfondimenti della Polizia Postale di Biella, i gestori del sito nonché responsabili del commercio del MMS non erano né medici né farmacisti e che comunque la vendita del prodotto avveniva in asse