Cresce nella filiera del farmaco la preoccupazione per i progetti della Regione Toscana sulle gare d’acquisto per categoria terapeutica omogenea, branded e generici assieme. In settimana il consiglio di presidenza di Federfarma si riunirà per esaminare la questione ma dal sindacato si fa già sapere che un’eventuale fuga in avanti dell’amministrazione regionale farebbe scattare ricorsi e interventi legali. Sulla stessa linea Farmindustria, che lancia alla Toscana inviti accorati alla riflessione. «Nei progetti caldeggiati dalla Regione» commenta il vicepresidente dell’associazione produttori, Emilio Stefanelli «non riusciamo a vedere risparmi sufficienti a giustificare i danni che invece arrecherebbero al sistema paese: perché si attaccherebbe il comparto produttivo italiano aprendo così le porte del nostro mercato a industrie di stati che possono ovviamente permettersi altri prezzi. Il risultato sarebbe quello di mettere in ginocchio aziende di questo paese che esportano e quindi creano ricchezza e lavoro».
Queste, tra l’altro, saranno le considerazioni che Farmindustria cercherà di trasmettere al governo toscano: «Vogliamo spiegare alla parte politica dell’amministrazione le ricadute di questo tipo di provvedimenti» prosegue Stefanelli «e lo stesso faremo con la parte politica della Conferenza delle Regioni, perché ci preoccupano i progetti toscani e ci preoccupano anche le eventuali imitazioni da parte di altri governi».
Per gli stessi motivi, Farmindustria non esita a lanciare un messaggio anche ai titolari toscani, che domenica prossima si riuniranno in assemblea per decidere se collaborare o "boicottare" il sistema delle gare (in cui le farmacie potrebbero entrare occupandosi della dispensazione in modalità dpc): «Può anche darsi che i farmacisti abbiano qual cosina da guadagnare dal sistema che prospetta la Regione» osserva Stefanelli «ma non c’è dubbio che alla fine i danni al sistema supererebbero ampiamente i vantaggi». E di Toscana s’è parlato anche al sesto forum Meridiano sanità, organizzato ieri a Cernobbio, in provincia di Como, da European house Ambrosetti. «Le gare in equivalenza terapeutica» ha detto senza mezzi termini Ugo Cosentino, chairman dell’Iapg (Italian american pharmaceutical group) e amministratore delegato di Pfizer Italia «uccidono l’innovazione e sono una deterrenza per chi investe in questo paese».
8 novembre 2011 – Farmacista33
Loredano Giorni, responsabile della farmaceutica della regione toscana e componente del comitato prezzi dell’AIFA. In alto a destra, Daniela Scaramuccia, assessore alle politiche sanitarie delle regione toscana.