Le aziende farmaceutiche americane hanno intenzione di intensificare la loro attività di fusioni e acquisizioni, nel tentativo di appropriarsi di nuove terapie. E hanno il denaro per farlo, secondo un sondaggio condotto Oltreoceano dalla Kpmg.
Sono stati intervistati 100 dirigenti del settore farmaceutico statunitense e l’83% ha affermato che è probabile che la loro società sia coinvolta in una fusione o in un’acquisizione come acquirente o venditore nei prossimi due anni. Circa il 41% degli intervistati, inoltre, ritiene che la più grande area di spesa nel prossimo anno sarà proprio quella delle acquisizioni, seguita da nuovi prodotti e servizi, al 38%, e dalla ricerca e sviluppo, anch’essa al 38%.
Un’acquisizione strategica è stata citata come la priorità di investimento dal 40% dei dirigenti, seguita dall’espansione nei nuovi mercati (22%). Il 58% identifica nelle scadenze di brevetti e nella concorrenza dei generici le questioni principali che la propria azienda deve affrontare. Seguono le crescenti richieste delle autorità di regolamentazione (45%) e la mancanza di nuovi prodotti in cantiere (34%). Più di tre quarti hanno assicurato che le aziende hanno una significativa disponibilità di liquidi e la metà si aspetta un aumento nel corso del prossimo anno. Ma quanto le aziende si riprenderanno completamente? Secondo il 31% dei dirigenti entro la fine del prossimo anno, per il 27% non prima della fine del 2013 e per il 27% alla fine del 2014.
Barbara Di Chiara – 15 luglio2011 – Pharmakronos