Entro fine febbraio dovrebbe veder luce una trattativa tra l’Alfa Wassermann di Bologna e le attività di Sigma-Tau nell’industria farmaceutica tradizionale, come riporta un articolo di oggi del Corriere della Sera a firma di Fabio Tamburini. Il nuovo polo, che si prevede avrà ricavi per oltre un miliardo di euro, sarà guidato dalla famiglia Golinelli, mentre buona parte degli eredi di Claudio Cavazza uscirà di scena. “Nella nuova holding confluiranno l’Alfa Wassermann e la Sigma-Tau industrie farmaceutiche, che rappresenta circa due terzi del gruppo, il cui fatturato complessivo è intorno a 700 milioni (con 2 mila dipendenti). Mentre il gruppo bolognese invece ha ricavi per oltre 400 milioni di euro, in crescita costante ” spiega Tamburini. “Non risultano coinvolte, invece, le attività nei farmaci per la cura delle malattie rare, che Sigma-Tau ha sviluppato soprattutto negli Stati Uniti”.
“L’accordo con la famiglia Cavazza è stato seguito da Stefano Golinelli, l’amministratore delegato dell’Alfa Wassermann, a sua volta figlio del fondatore, Marino Golinelli” conclude il giornalista. “Il polo che sta nascendo avrà come socio Intesa Sanpaolo, attualmente azionista di Sigma-Tau con una partecipazione del 5 per cento. L’obiettivo iniziale è l’integrazione dei due gruppi e, dopo avere raggiunto il miliardo di ricavi, la quotazione del titolo in Borsa”.