Le obbligazioni del farmaceutico sono sicure? Sulla base di tre casi di studio nel sottosettore farmaceutico, vorremmo mostrare che l’attività di fusioni e acquisizioni può produrre gli esiti più svariati per gli investitori in obbligazioni societarie IG: il buono, il brutto e il cattivo.
Le aziende del settore salute hanno partecipato alla frenesia da M&A con particolare entusiasmo. Secondo Reuters, il volume complessivo delle operazioni in questo segmento dovrebbe superare i 600 miliardi di dollari quest’anno, facendo impallidire il record annuo precedente di circa 390 miliardi di USD, stabilito nel 2014. Sulla base di tre casi di studio nel sottosettore farmaceutico, vorremmo mostrare che l’attività di fusioni e acquisizioni può produrre gli esiti più svariati per gli investitori in obbligazioni societarie IG: il buono, il brutto e il cattivo.
Abbiamo parlato del buono e del brutto, ora passiamo al cattivo. Non è facile trovare un esempio più calzante del tentativo poi fallito di Mylan (MYL) di acquisire Perrigo (PRGO) quest’anno. Una cronaca dettagliata di tutte le alterne vicende di questa odissea andrebbe ben oltre l’ambito di questo post. In due parole, MYL ha avvicinato PRGO con un’offerta di acquisizione non sollecitata nella primavera del 2015. Quindi ha tentato di convincere i propri azionisti e quelli di PRGO dei vantaggi di questa proposta transazione, difendendosi contemporaneamente da un tentativo di scalata ostile da parte di Teva, sua rivale nel settore dei farmaci generici. Adottando la strategia difensiva della pillola avvelenata, a luglio MYL è riuscita a bloccare Teva. Intanto la situazione MYL-PRGO diventava sempre più una lotta. Anche dopo l’aumento dell’offerta da parte di MYL, la dirigenza di PRGO ha continuato a opporsi all’acquisizione con tutte le sue forze. A settembre, il presidente e Ad di Perrigo, Joseph C. Papa, ha inviato una lettera aperta al presidente di Mylan, Robert J. Coury, in cui definiva l’offerta di MYL “vistosamente inadeguata” e “distruttiva del valore”, sottolineando di considerare “alcuni valori di corporate governance di Mylan molto preoccupanti”. Le agenzie di rating hanno espresso perplessità riguardo agli effetti negativi della transazione sul credito e S&P ha persino messo in dubbio la natura IG di MYL, ponendo sotto osservazione negativa il merito BBB-.
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N.B.: Gli investment grade sono indicatori della affidabilità di azioni od altri strumenti finanziari ritenuti degni di fede da investitori istituzionali. Sono identificabili attraverso il loro rating (Moody’s, Standard & Poor’s e Fitch), in quanto, secondo le varie legislazioni nazionali, esiste un limite minimo di valutazione sotto il quale gli istituzionali non possono trattare.
Generalmente, nel caso delle azioni, sono compagnie che hanno buoni bilanci, capitalizzazione considerevole, e considerate tra le migliori nel loro settore.
Nel caso di reddito fisso, solitamente si considera come soglia limite inferiore il rating BBB. Al di sotto di tale rating i titoli sono definiti speculative grade
Implicitamente, la classificazione di investment grade sottintende una qualità medio-alta dello strumento finanziario.
Gli investment grade si configurano quindi come investimenti particolarmente sicuri e poco rischiosi. Ovviamente, essendo il rating una classificazione dinamica, l’insieme degli investment grade può modificarsi. Un titolo che scende nella valutazione si dice falling angel.
Se si compra un singolo bond (obbligazione) bisogna fare attenzione che l’emittente non manifesti un peggioramento degli indicatori di bilancio. L’azienda emittente deve dunque avere un capitale adeguato, un management di livello, una buona generazione di utili e liquidità a disposizione. Un elemento da tenere in considerazione è anche il Paese in cui si opera: gli Stati con i migliori fondamentali economici offrono anche una maggior sicurezza dell’investimento societario. Fra gli altri rischi da tenere ben presenti, c’è anche la liquidità dell’emissione societaria, che deve essere ben scambiata sul mercato secondario. In caso contrario, se ci fosse bisogno, diventa più difficile uscire dall’investimento.