Servier dovrà pagare 2,7 milioni di euro per aver “ingannato” i consumatori del Mediator
Il laboratorio farmaceutico francese Servier è stato condannato oggi, al termine di uno dei processi più importanti degli ultimi anni in Francia, per “omicidio plurimo colposo” e “frode aggravata” nello scandalo del suo farmaco antifame “Mediator”, accusato di essere responsabile della morte di 1.500-2.100 persone.
I laboratori Servier sono stati condannati a pagare 2,7 milioni di euro di ammenda: “nonostante fossero a conoscenza dei rischi da molti anni – ha detto la presidente del tribunale, Sylvie Daunis – non hanno mai preso i provvedimenti necessari, ed hanno in conseguenza ingannato” i consumatori del Mediator. Il laboratorio non è stato invece riconosciuto colpevole di truffa.
Commercializzato in Francia nel 1976 come farmaco coadiuvante nella cura del diabete, ma usato ovunque come antifame, il Mediator è stato prescritto a circa 5 milioni di persone durante i 33 anni in cui è rimasto in commercio, fino al suo ritiro nel novembre 2009.
I laboratori Servier, ha continuato la presidente del tribunale, “hanno minato la fiducia nel sistema sanitario”.
Jean-Philippe Seta, ex numero 2 del gruppo ed ex braccio destro del potentissimo Jacques Servier, morto nel 2014, è stato condannato a 4 anni di carcere con la condizionale. Condanna a 303.000 euro per “omicidi colposi provocati da negligenza” anche per l’Agenzia nazionale per la sicurezza del farmaco (ANSM), ritenuta responsabile di aver tardato a sospendere la commercializzazione del Mediator.
Riportiamo una nostra nota del 2017, ancora attuale sia per la sentenza di ieri sia per le ripercussioni che ha avuto in Francia e sugli ISF francesi
N.d.R.: Servier è il secondo gruppo farmaceutico francese dopo Sanofi-Aventis. Il caso Mediator ha gettato un’ombra sull’intera classe politica: dai ministri della Sanità di destra e di sinistra che si sono succeduti in quegli anni fino allo stesso presidente Nicolas Sarkozy.
Sarkozy che da politico ha sempre rivendicato l’amicizia con Jacques Servier, da avvocato d’affari ne ha curato a lungo complessi dossier societari e da ospite dell’Eliseo ha premiato l’anziano imprenditore con la Legione d’onore. Quella del Mediator, farmaco nato come antidiabetico e trasformatosi in medicinale per ridurre l’appetito e perdere peso, è una storia lunga e tragica, costellata di misteri ed episodi sconcertanti.
I primi sospetti sul Mediator (in commercio dal 1976) risalgono al 1996 quando fu pubblicato uno studio sul New England Journal of Medicine (NEJM), nel quale si dimostrava che il farmaco moltiplicava 23 volte il rischio di sviluppare ipertensione polmonare (e danni alle valvole cardiache). Il 30 novembre 2009 il farmaco viene ritirato dal commercio francese, ma non viene divulgata alcuna informazione sul perché e sui possibili rischi. Nel novembre 2010, un anno dopo il ritiro del farmaco, esplode lo scandalo che travolge Jacques Servier, costretto a difendersi in tribunale da gravi accuse, e che offusca l’immagine di Sarkozy. Viene riformata l’Agenzia francese del farmaco. Si stima che il Mediator abbia provocato 500 morti, ma una cifra esatta non è accertabile.
Lo scandalo Mediator in Francia è stato l’occasione per scaricare le colpe evidenti delle autorità regolatorie e dei politici, Sarkozy in primis, sugli Informatori Scientifici e a procedere a licenziamenti di massa.
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