Redazione– –9 giugno 2013– Ora toccherà agli inquirenti scoprire se la morte di un novantenne in Francia sia da imputare all’errore compiuto dall’azienda farmaceutica israeliana Teva.
Il colosso delle medicine, infatti, ha commesso un errore gravissimo: all’interno di una scatola di diuretici, ha inserito un sonnifero. Ora Teva ha ritirato le confezioni del lotto incriminato, ma la notizia non può che spaventare, e non solo in Francia. L’Italia pure teme simili distrazioni che potrebbero costare la vita a qualche paziente, sebbene dall’azienda specifichino che non vi sarebbero problemi nel nostro Paese.
Teva inoltre, ha fatto sapere di aver avviato i controlli necessari e comunicato alle autorità competenti come il problema rimanga circoscritto alla nazione francese. Una convinzione che è stata smentita dal fondatore dell’associazione "Sportello dei Diritti", Giovanni D’Agata, il quale ha invitato i cittadini del Belpaese a "controllare le scatole di diuretico Furosemide Teva 40 mg (specialità Lasix), prodotto da Teva”. Questo poiché ”in Italia non è dato sapere ancora nulla se l’errore in questione coinvolga il Nostro Paese e se sì in che misura."
"E’ ovvio", ha aggiunto D’Agata, "che nell’incertezza ed in assenza di qualsiasi informazione in merito da parte delle autorità sanitarie italiane invitiamo i cittadini in trattamento col diuretico generico a verificare puntualmente se appartiene ad uno dei lotti indicati e a richiederne la sostituzione presso le farmacie in caso affermativo”.
In Francia, invece, la Medicines Agency (MSNA) ha reso noto come già la scorsa settimana due lotti del diuretico della Teva Pharmaceuticals Industries Ltd furono oggetto di un richiamo a causa di un errore di confezionamento: "c’è una partita con l’etichetta Y175 (data di scadenza:08/2015) e Y176 (data di scadenza: 08/2015)", hanno fatto sapere gli esperti "con 95.000 scatole di cui è stata bloccata la vendita venerdì sera”.
9 giugno 2013 – ArticoloTre
Sonnifero in scatola di diuretico, muore uomo in Francia
Teva ritira lotto,’nessun rischio in Italia’, chiesti controlli