By Giacomo Giannecchini on 15 ottobre 2012
A Prato si è svolto il XIII Forum della piccola industria di Confindustria. Durante le giornate dedicate in prevalenza a valutare il lavoro del Governo Monti, sono arrivate tante analisi e argomentazioni pro e contro il lavoro svolto dal governo tecnico. In generale il lavoro del governo sembra piacere, ma molti fanno resistenza perché vorrebbero di più e di meglio. “Le riforme che sono state fatte non hanno assolutamente messo mano al sistema delle imprese Lavoriamo con un gap rispetto alla Germania importante su energia, fiscalità e costo del lavoro. Le cose fatte al momento sono palliativi, che avranno poca importanza per la ripresa dei consumi interni”. Sono parole di Massimo Giacchieri, presidente della Piccola industria di Confindustria Toscana. Seppure lo stato di emergenza che il governo si è trovato ad affrontare è nella memoria di tutti, la polemica è, in alcuni casi, molto accesa: “ Più’ di mezzo milione di persone ha perso il lavoro. Migliaia di imprese hanno chiuso. Peggio di noi hanno fatto solo Irlanda e Grecia”. Questa è una sintetica e terribile analisi di Giorgio Squinzi, Presidente di Confindustria ed ex presidente di Federchimica, che si è lanciato anche in una dichiarazione molto forte sulla questione farmaceutica: “Non si fa politica industriale promuovendo i farmaci generici a danno di chi investe nella ricerca e innovazione o aumentando il contenuto di frutta nelle bibite. Non e’ questa la visione di politica industriale che abbiamo noi”. Bisogna dire che nel Forum svoltosi a Prato non è certamente mancata la chiarezza. Molto apprezzate le lucide parole di Fausto Acquino, presidente di Confindustria Assafrica e Mediterraneo: “Avevamo bisogno di un momento di ce