È forte la reazione della medicina generale al servizio delle Iene che ha mandato in onda l’intervista di un informatore farmaceutico di una grande multinazionale del farmaco secondo cui le aziende metterebbero a disposizioni fondi neri per pagare regali ai medici in cambio della prescrizione di alcuni farmaci o al farmacista che offre la sua consulenza per far vedere i propri dati di vendita. Da un lato la Fimmg ha dato mandato agli avvocati «per valutare l’esistenza di possibili motivazioni di querela a tutela del buon nome della categoria» e si dice «pronta e disponibile» a un confronto pubblico sulle questioni sollevate. «Nel servizio» denuncia infatti Giacomo Milillo, segretario generale del sindacato, «si descrive un sistema sanitario gestito in modo malavitoso da decine di migliaia di medici, farmacisti e informatori medico scientifici nel quale i professionisti prescrivono farmaci oltre il necessario e usano la non sostituibilità per avere in cambio regali, viaggi in località esotiche e anche automobili». Ma, continua Milillo, «siamo invece interessati a ribadire con assoluta decisione le nostre convinzioni, sulla base delle quali abbiamo diffuso precise linee guida di comportamento ai nostri medici: non mettiamo in discussione l’efficacia dei farmaci generici, va detto anche che non è assolutamente vero che i farmaci equivalenti sono identici fra loro: il concetto di equivalenza è riferito a concetti farmacologici "di laboratorio" e non alla pratica medica sul campo. Il medico ha numerosi fondati motivi che gli impongono il dovere etico di scrivere "non sostituibile" sulla ricetta, non da ultimo quello di evitare elementi di confusione per il paziente». Sulla questione è intervenuta anche la Simg, che ribadisce la proposta di misurare il valore del medico: «Questi servizi giornalistici alimentano una falsa immagine della medicina generale» spiega il presidente Claudio Cricelli «a cui si aggiunge come un triste periodico réfrain il sospetto di corruzione. Ma perché non sono disponibili i dati sui risultati di cura dei singoli camici bianchi in modo che il paziente possa finalmente scegliere il medico per il suo oggettivo valore professionale? L’arretratezza della cultura dell’organizzazione sanitaria produce i risultati che hanno generato le polemiche degli ultimi giorni. Vanno superati i principi della remunerazione uguale per tutti e della assenza di criteri di valutazione differenziata della qualità delle prestazioni».
26 marzo 2012 – DoctorNews
Farmindustria: contro le Iene dato mandato ad avvocato
È forte la reazione dell’industria al servizio delle Iene che giovedì ha mandato in onda il racconto di un informatore farmaceutico di una grande multinazionale del farmaco secondo cui le aziende metterebbero a disposizione fondi neri per pagare regali ai medici in cambio della prescrizione di alcuni farmaci o al farmacista che offre la sua consulenza per far vedere i propri dati di vendita. Tanto che Farmindustria ha già dato mandato agli avvocati «per tutelare la credibilità delle proprie associate, minata sulla base solo di una denuncia anonima». Una decisione questa che è stata intrapresa anche dalla Fimmg, il principale sindacato della medicina generale, chiamata in causa dalla t