Fatturazione elettronica per forfettari, come gestirla? La guida per gli inesperti
Fino a questo 30 Giugno, infatti, sarà possibile emettere fattura anche tramite il metodo classico o con l’invio del PDF di quest’ultima ma, appunto, ancora per poco. Riferendoci sempre alla comunicazione ufficiale dell’A.E., la sostanziale differenza fra la fattura elettronica e quella tradizionale è davvero molto poca. La prima, infatti, va necessariamente redatta utilizzando un pc, un tablet o uno smartphone e deve essere trasmessa elettronicamente al cliente tramite il c.d. Sistema di Interscambio (SdI). In caso di esito positivo dei controlli, il Sistema di Interscambio consegna in modo sicuro la fattura al destinatario
Esiste, però, la possibilità di non adeguarsi al sistema elettronico fino al 2024, ma solo per le partite IVA con ricavi inferiori a 25000 euro. Quest’ultimi, infatti, potranno continuare con l fatturazione “tradizionale” fino al 31 dicembre 2023 ma, in seguito, dovranno anche loro adeguarsi alla fatturazione elettronica come accadrà, ribadiamo, per tutti gli adesori al regime forfettario entro e non oltre il 1° luglio 2022.
Sperando, allora, che con questo metodo di tracciamento delle fatture l’evasione fiscale possa diminuire sensibilmente, ci auguriamo che problemi di natura tecnologica non incorrano troppo di frequente. Ricordate allora, partite IVA, adeguate la vostra fatturazione il prima possibile al sistema elettronico, il 1° luglio è davvero alle porte.
Notizie correlate: Agenzia delle Entrate. Fattura elettronica e corrispettivi telematici
L’App Fatturae dell’Agenzia delle entrate per fattura elettronica gratis: la guida
Differenza costi fatture elettroniche partite iva forfettarie con servizi online o commercialista
Regime forfettario: conviene ma è da maneggiare con attenzione..