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FOCUS: ACQUISTI SI INTERNET, ALLA LARGA DAI FARMACI

Comprare medicinali nei negozi presenti in rete è altamente rischioso: siti che aprono e chiudono nel giro di qualche mese, poche informazioni e scarse garanzie per la tutela della salute dei clienti

IL METODO DELL’INCHIESTA. Per poter valutare i differenti aspetti connessi alla vendita via Internet dei farmaci, abbiamo provato ad acquistare in rete alcuni medicinali. In questo modo abbiamo potuto verificare quanto sia facile, o difficile, procurarsi online medicinali venduti solo dietro presentazione della prescrizione medica, oltre a misurare il livello di affidabilità e correttezza dei siti presi in considerazione (informazioni sull’uso dei farmaci, possibilità di restituzione della mercé, trattamento dei dati individuali…). Abbiamo poi analizzato in laboratorio la qualità dei prodotti ricevuti: aspetto, peso, identificazione del principio attivo… L’inchiesta si è svolta da maggio a luglio 2007; a ottobre 2007 abbiamo monitorato di nuovo la situazione, per verificare eventuali cambiamenti. Farmaci Abbiamo individuato tre principi attivi: paroxetina, fluoxetina (antidepressivi) e sibutramina (antiobesità), scelti tra i medicinali più proposti dai siti e che possono essere acquistati solo con la ricetta medica. I tre principi attivi prescelti si prestano facilmente alle analisi di laboratorio. In ognuno dei siti prescelti abbiamo acquistato almeno 60 pillole di ciascuno dei medicinali, in modo da poter garantire una corretta valutazione in laboratorio. Siti Internet Attraverso i più diffusi motori di ricerca su Internet, abbiamo individuato una lista di siti dove ordinare i farmaci. • paroxetina: www.gold-rx.com; www.medstore.biz; www. generic-medication.net. • fluoxetina: www. 123farmacia.com; www.westcoast.com; www.getpharma.com. • sibutramina: www.121doc.it; www.emedoutlet.com; medications4u.com. Gli acquisti sono stati effettuati pagando con carta di credito, fornendo le informazioni richieste dal venditore e compilando le schede obbligatorie sui siti. Cinque di questi hanno spedito i medicinali dall’India, due dalla Spagna e due dal Regno Unito.
Si può dire che il rischio corra attraverso la rete. Già, perché Internet può diventare davvero una trappola per la salute di coloro che ricorrono a una pratica già di per sé pericolosa, cioè quella dell’automedicazione. Online sono infatti presenti negozi che vendono medicine senza alcuna garanzia di sicurezza per il cliente. Dietro una facciata che vuole trasmettere sicurezza e professionalità (home page con immagini di medici e Ioghi di aziende farmaceutiche), in realtà si nasconde ben altro: in alcuni casi, dopo qualche mese non è più possibile accedere al sito, che sembra essersi letteralmente volatilizzato dalla rete. Parecchi dubbi sorgono anche in relazione alla gamma di prodotti venduti: la tipologia cambia in fretta, nel senso che nel medesimo sito lo stesso medicinale a volte si trova in vendita e a volte non figura proprio nell’elenco dei prodotti da acquistare. Ma non finisce qui: quando i farmaci arrivano a casa, nella maggior parte dei casi sono contenuti in confezioni di fortuna (per esempio fogli di carta, pagine di giornale…) senza foglietto illustrativo. La trasparenza è una chimera: buona parte dei negozi virtuali non riporta alcun riferimento a società o persone fisiche a cui rivolgersi per avere informazioni oppure, nel peggiore dei casi, contro cui agire se il farmaco dovesse provoca

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