A Campi Bisenzio il deposito che non compare in nessuna mappa. Le indagini del Nas che sospettano un mercato parallelo
di MASSIMO MUGNAINI – 07 marzo 2015 – R.it Firenze
C’è un magazzino, in via Palestro nel Comune di Campi Bisenzio, alle porte di Firenze, che non compare sulle mappe. Né in quelle cartacee affastellate negli uffici dei burocrati né in quelle digitali raggiungibili con un doppio click su Google Maps. Persino i carabinieri del Nas di Firenze che si sono presentati ai suoi cancelli due mattine fa stavano per sbagliare indirizzo.
Accanto al campanello di Farmapiana spa, la società pubblica costituita da enti locali della piana fiorentina (83% Comune di Campi Bisenzio, 17% Comune di Calenzano) che gestisce nove farmacie comunali e tre studi medici in provincia, ce n’era un altro, anonimo. Ed è suonando a questo che i militari sono entrati in un deposito di 250 metri quadri, buona pare dei quali occupati da oltre 8.000 confezioni di medicinali anti tumorali, anti parkinson, anti dolorifici, antistaminici, ansiolitici riposti sugli scaffali.
Un tesoro da 600 mila euro, subito sequestrato insieme alla documentazione contabile, in un vero e proprio magazzino fantasma secondo i Nas riconducibile alla stessa Farmapiana spa e che, sospettano gli investigatori del nucleo antisofisticazioni, potrebbe essere al centro di un giro parallelo, del tutto abusivo, di farmaci destinati all’esportazione.
All’Inghilterra, in particolare, dove quei farmaci costano (e dunque rendono) molto di più. Abusivo perché seppur l’esportazione di medicine nei paesi comunitari sia entro certi limiti consentita, in questo caso mancherebbe l’autorizzazione unica del Ministero della Salute a tale scopo, il “codice univoco”. Eppure il magazzino in questione avrebbe comunque ordinato farmaci tramite le farmacie collegate sul territorio. Farmacie che di conseguenza avrebbero poi avuto una disponibilità di medicine ridotta proprio a causa dello “storno” di prodotti destinati all’estero. A tutto discapito dei cittadini della piana fiorentina, non di rado in difficoltà nel reperire le medicine di cui necessitano.
Il condizionale al momento è d’obbligo: la perquisizione dei Nas “in attività di contrasto all’irreperibilità di farmaci sul territorio” è avvenuta d’iniziativa, sulla base di accertamenti autonomi partiti da alcune denunce. Toccherà ai pm della Procura di Firenze, a quali gli uomini del Nas hanno già trasmesso gli atti, decidere se aprire un’inchiesta sulla vicenda convalidando o meno i sequestri.
Ma anche la Corte dei conti potrebbe presto chiedere ragguagli. Gli investigatori vogliono inoltre appurare se il presunto giro parallelo e abusivo di farmaci sia avvenuto “alle spalle” dei vertici di Farmapiana e delle autorità pubbliche preposte ai controlli, magari ad opera di qualche dipendente “infedele”, o se si tratti di un’operazione “di sistema”