Scotti: In 5 anni potrebbero diventare 15 milioni i cittadini senza assistenza primaria
Ma ci sono anche situazioni, in aree geografiche svantaggiate in particolare al Nord, in cui già i cittadini si ritrovano senza dottore di fiducia, «possiamo stimare circa 4 milioni di italiani in queste condizioni», spiega all’Adnkronos Salute Silvestro Scotti. «Ad oggi – sottolinea Paolo Misericordia, responsabile centro studi Fimmg – manca il 30% dei professionisti necessari a coprire il fabbisogno dell’assistenza territoriale. Nella maggior parte dei casi per le sedi vacanti si sopperisce aumentando il numero degli assistiti per i colleghi attivi, con un evidente disagio per i pazienti e anche per i colleghi.
Nelle Marche, per esempio, abbiamo perso 300 medici su 1.200, ma nessun assistito è rimasto senza dottore. Ciascuno di noi, però, ha aumentato a 1.400 il numero di assistiti garantendo il servizio». Ci sono però alcune aree «geograficamente più difficili, in cui i cittadini non riescono ad avere il proprio dottore. Si tratta di situazioni limite per le quali è difficile avere dati puntuali».
«Senza un deciso cambiamento, in 5 anni potrebbero essere più di 15 milioni gli italiani senza medico di famiglia, per effetto dei 15.000 medici che andranno in pensione, sostituiti da solo 5.000 nuovi ingressi nel prossimo quinquennio», conclude Scotti che sottolinea come «il problema non si può risolvere, come qualcuno pensa, attraverso la sola riorganizzazione e la telemedicina perché la prossimità, la vicinanza al paziente e il rapporto di fiducia necessita la presenza concreta del medico e non si inventano».
Fonte Adnkronos
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