Ddl di riforma degli ordini, Filippo Anelli:
Legge poco organica, necessaria una profonda revisione del testo proposto
Comunicato Fimmg – Data pubblicazione : 13/06/2017
Gli emendamenti al Ddl Lorenzin sul riordino degli Ordini professionali approvati in commissione Affari sociali alla Camera stravolgono il testo approvato al Senato – che già mostrava criticità – e danno vita a una legge pasticciata e poco organica. “Gli emendamenti presentati liberamente alla Camera sono uno stravolgimento del testo del Ddl” – dichiara Filippo Anelli, vicesegretario nazionale Fimmg – “mi chiedo come mai non si sia sentita la necessità, anche in fase di presentazione degli emendamenti, di coinvolgere i rappresentanti della professione medica al fine di ascoltare le proposte e concordare le eventuali soluzioni”.
È impensabile che si introducano nel sistema ordinistico e di conseguenza nel sistema sanitario nuove professioni senza un complessivo ripensamento dell’insieme delle professioni sanitarie, che sono sempre state ausiliarie e complementari rispetto alla medicina.
“Rischiamo di creare ulteriore confusione nei cittadini, già disorientati dal proliferare di figure con specifiche competenze dai contorni spesso poco chiari persino a chi opera all’interno del sistema sanitario” – continua Anelli –“Per il bene dei pazienti, invece che questo proliferare confuso di nuovi Ordini, sarebbe opportuno fare maggiore chiarezza ripensando l’organizzazione delle professioni e dei percorsi formativi all’interno di un sistema unitario di cure, in modo da fornire ai cittadini non una costellazione caotica di figure sanitarie, ma dei professionisti in grado di dare risposte adeguate ai bisogni di salute ”.
Quanto ai nuovi meccanismi elettorali delle cariche istituzionali ordinistiche introdotti dagli emendamenti al Ddl, per quanto mossi dal nobile scopo di garantire maggiore partecipazione al voto e maggiore rappresentatività, si sbaglia bersaglio. Spostare il luogo delle votazioni all’interno degli ospedali rischia solo di frammentare la categoria medica e creare nuove conflittualità tra ospedalieri, liberi professionisti e medici convenzionati. Inoltre, gli emendamenti introdotti rispetto alle sedi di votazione creano un canale preferenziale per una sola categoria di medici, con effetti nella rappresentanza dell’ente previdenziale dei medici convenzionati e dei liberi professionisti, che da lì traggono il proprio trattamento pensionistico.
Quanto al voto elettronico – che se introdotto nelle votazioni ordinistiche sarebbe un unicum in Italia – introdurrebbe maggiori costi e maggiori difficoltà di gestione che impatterebbero soprattutto sui piccoli Ordini.
Saranno questi i temi al centro del dibattito nell’assemblea che Silvestro Scotti, Segretario Nazionale della FIMMG, ha convocato a Roma per il 23 giugno prossimo con i Presidenti degli Ordini dei medici per un confronto sul Ddl di riforma. Il documento che uscirà dal confronto sarà presentato il giorno successivo nel Consiglio nazionale FNOMCeO che ha all’ordine del giorno proprio la discussione del disegno di legge Lorenzin.
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