La ministra della Salute, Livia Turco, interverrà oggi (17 giugno) al Consiglio nazionale della Fimmg, composto da tutti i rappresentanti provinciali del sindacato, per un confronto sullo sviluppo della medicina territoriale in Italia. Lo ha annunciato oggi il segretario nazionale della Fimmg Mario Falconi, nel corso della Conferenza stampa organizzata dal Comitato Solidarietà e Salute.
Falconi ha evidenziato la necessità di una riorganizzazione del sistema sanitario che permetta lo sviluppo della medicina del territorio, unica possibile risposta ai bisogni di assistenza dei cittadini legati all’aumento della popolazione anziana e delle malattie croniche, oltre che per uno strategico piano di prevenzione su tutta la popolazione.
“Soprattutto – ha affermato Falconi – occorrono misure che consentano di superare le differenze geografiche esistenti. Se queste riforme non ci saranno, possono stare certi che daremo battaglia. Perché – ha puntualizzato il leader della Fimmg – non esistono Governi ‘amici’, ma tutti vanno giudicati in base ai fatti. Auspichiamo che questo Governo lavori bene”.
Nei giorni scorsi Turco aveva già affermato la volontà di un maggiore sviluppo della medicina del territorio. “Lo sforzo che stiamo facendo è quello di chiedere alle Regioni di essere virtuose, di fare i risparmi necessari promuovendo però gli obiettivi di salute”. Tra questi, la ministra ha citato la valorizzazione del medico di famiglia. “Vorrei – ha detto Turco – potenziare molto la medicina del territorio che sta vicino al cittadino, che evita il ricorso all’ospedale per qualsiasi ragione. Ma per fare questo serve un patto con le Regioni e con tutti gli attori sociali, per riuscire nel prossimo futuro a fare sì che ciascuna Regione italiana abbia certezza di risorse, possibilità di programmazione, e rispetti i vincoli di bilancio che in sei hanno sforato. Una situazione che non è un bene né per la sanità né per i cittadini, oltre che per le casse dello Stato”..
Falconi ha evidenziato la necessità di una riorganizzazione del sistema sanitario che permetta lo sviluppo della medicina del territorio, unica possibile risposta ai bisogni di assistenza dei cittadini legati all’aumento della popolazione anziana e delle malattie croniche, oltre che per uno strategico piano di prevenzione su tutta la popolazione.
“Soprattutto – ha affermato Falconi – occorrono misure che consentano di superare le differenze geografiche esistenti. Se queste riforme non ci saranno, possono stare certi che daremo battaglia. Perché – ha puntualizzato il leader della Fimmg – non esistono Governi ‘amici’, ma tutti vanno giudicati in base ai fatti. Auspichiamo che questo Governo lavori bene”.
Nei giorni scorsi Turco aveva già affermato la volontà di un maggiore sviluppo della medicina del territorio. “Lo sforzo che stiamo facendo è quello di chiedere alle Regioni di essere virtuose, di fare i risparmi necessari promuovendo però gli obiettivi di salute”. Tra questi, la ministra ha citato la valorizzazione del medico di famiglia. “Vorrei – ha detto Turco – potenziare molto la medicina del territorio che sta vicino al cittadino, che evita il ricorso all’ospedale per qualsiasi ragione. Ma per fare questo serve un patto con le Regioni e con tutti gli attori sociali, per riuscire nel prossimo futuro a fare sì che ciascuna Regione italiana abbia certezza di risorse, possibilità di programmazione, e rispetti i vincoli di bilancio che in sei hanno sforato. Una situazione che non è un bene né per la sanità né per i cittadini, oltre che per le casse dello Stato”..
Da “il bisturi”
