Sciopero di otto ore dei lavoratori della Biomedica Foscama di Ferentino, che si sono ritrovati davanti ai cancelli dell’azienda per un’assemblea generale. I dipendenti dell’industria farmaceutica si sono confrontati con i rappresentanti sindacali sulle ultime vicende che hanno interessato lo stabilimento e sulla situazione relativa al pagamento degli stipendi e il versamento dei contributi previdenziali.
Ancora oggi, infatti, mancano alcune spettanze e i fondi integrativi Fonchim e Faschim, trattenuti ai lavoratori sulle buste paga e non versati. Inoltre, le organizzazioni sindacali stanno verificando l’esattezza dei contributi per la pensione Inps. Lo
Lo stesso presidente del gruppo si è però opposto alla decisione del Tribunale di Frosinone rimanendo al timone dell’azienda. Lavatori e sindacati hanno espresso preoccupazione per il futuro dell’attività industriale, alla luce di un palese depotenziamento della produzione e del marchio che non lascia ben sperare, qualora i tempi per la riconsegna degli impianti al Tribunale diventassero lunghi.
All’assemblea odierna hanno partecipato il segretario provinciale della Uiltec Mauro Piscitelli, il segretario generale dell’Ugl Enzo Valente e il segretario provinciale della Femca-Cisl Antonella Valeriani.
“Ci auguriamo che prevalga il buonsenso in questa vicenda per la tutela dei lavoratori – ha detto Enzo Valente – Da oltre otto anni vengono chiesti impegno e sacrifici ai dipendenti, che in cambio hanno ottenuto un comportamento scorretto dalla proprietà. Mancano all’appello stipendi e versamenti dei contributi pensionistici integrativi, una situazione non più tollerabile. Siamo fortemente motivati a difendere questo sito produttivo e non permetteremo che si consumi un altro dramma industriale in questa provincia. Nei prossimi giorni continueremo a seguire attentamente la vicenda e on escludiamo ulteriori iniziative di lotta”.
Duro anche il giudizio di Mauro Piscitelli: “Ci auguriamo che la Curatela fallimentare faccia in fretta a togliere dalle mani l’azienda a Baldassarri per non impoverire ulteriormente la produzione. La Biomedica Foscama è un marchio consolidato nel mondo della produzione farmaceutica e rischia di non essere più appetibile. Noi sindacati ci mettiamo a disposizione dell’autorità costituita per non restare ulteriormente in un limbo nel quale a rimetterci sono solo i lavoratori, visto che Baldassarri è in una situazione di conflitto con il Tribunale”. Intanto, le maestranze restano in stato di agitazione anche se rientreranno al lavoro. Le Rsu, invece, chiederanno un incontro urgente alla Curatela fallimentare.
PETE’ on line – 17 settembre 2018
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