Continua a calare la spesa farmaceutica convenzionata, che al termine del 2011 fa registrare un -8,6% rispetto al 2010, a fronte invece di un leggero aumento nel numero di ricette (+0,6%), e a essere additata come la principale ragione di questa contrazione l’incidenza delle quote di partecipazione a carico dei cittadini, passata dal 7,6% del 2010 al 10,7% del 2011. Tanto che tra le Regioni dove la flessione è particolarmente evidente ci sono Puglia (-15,8%), Calabria (-15,3%) e Campania (-10,8%), sottoposte a misure più drastiche a causa dei piani di rientro. Il quadro emerge dalla rielaborazione dei dati sulla spesa farmaceutica del Ssn di Federfarma, resi noti sul sito dell’associazione. Secondo quanto emerge, nel 2011 «le confezioni di medicinali erogate a carico del Ssn sono state oltre un miliardo e 80 milioni, con una media di 18 confezioni ritirate in farmacia per cittadino, mentre le ricette sono state oltre 590 milioni, pari a quasi 10 per ciascun cittadino», con un evidente calo del valore medio delle prescirzioni (-9,1%). Un contributo al calo della spesa viene, secondo Federfarma, anche dallo sconto al Ssn praticato dalle farmacie, «che ha portato un risparmio di quasi 600 milioni di euro». Tra le regioni, Puglia, Calabria e Campania, «hanno adottato misure di contenimento della spesa molto drastiche, quali l’introduzione o l’aumento del ticket e il potenziamento della distribuzione di medicinali acquistati dalle Asl direttamente agli assistiti e/o tramite le farmacie convenzionate sulla base di specifici accordi». In generale, «nelle Regioni con ticket più incisivo le quote di partecipazione hanno un’incidenza sulla spesa lorda tra il 10,3% e il 14%».
23 aprile 2012 – DoctorNews
In Calabria spesa farmaceutica in forte calo (-15,3%)
ROMA – La spesa farmaceutica convenzionata netta SSN, nel 2011, ha fatto registrare una diminuzione del 8,6% rispetto al 2010, a fronte di un aumento del numero delle ricette del +0,6%. Tale calo in Calabria è stato molto consistente (-15,3%), solo la Puglia ha fatto meglio (-15,8%) e dopo la Calabria, la Campania (-10,8%). Tutte e tre le Regioni sono interessate da piani di rientro dal deficit, ed hanno adottato misure di contenimento della spesa molto drastiche, quali l’introduzione o l’aumento del ticket e il potenziamento della distribuzione di medicinali acquistati dalle Aziende sanitarie direttamente agli assistiti e/o tramite le farmacie convenzionate sullabase di specifici accordi.