Tra gli elementi che hanno portato, nei primi sei mesi del 2011, alla riduzione del 6,3% della farmaceutica convenzionata, pur a fronte di un aumento nel numero di ricette dell’1,3%, c’è il calo del valore medio delle prescrizioni (-7,5%), ma anche il contributo delle farmacie. Ad affermarlo Federfarma, che ha pubblicato i dati sulla spesa farmaceutica convenzionata da gennaio a giugno 2011. «Nel primo semestre 2011 le farmacie hanno garantito, con lo sconto al Ssn, un risparmio di oltre 300 milioni di euro, ai quali si aggiungono quasi 39 milioni di euro derivanti dal pay-back, posto a carico delle farmacie dal 1° marzo 2007. A tali oneri, si è aggiunta, a partire dal 31 luglio dell’anno scorso, la trattenuta dell’1,82% sulla spesa, che è costata alle farmacie circa 100 milioni di euro». Pesante, segnala Federfarma, anche il contributo dei cittadini: «L’incidenza sulla spesa lorda delle quote di partecipazione è passata dal 7,4% di giugno 2010 all’11,2% di giugno 2011, a seguito degli interventi regionali sui ticket, ma soprattutto della drastica riduzione dei prezzi di rimborso dei medicinali equivalenti varata dall’Aifa ad aprile di quest’anno». Tra i dati spicca l’aumento, pari all’1,3%, nelle confezioni di medicinali erogate dal Ssn, che sono state quasi 554 milioni, pari a 9,3 confezioni per ogni cittadino. «Inoltre, nel primo semestre le ricette sono state oltre 303 milioni, pari a circa 5 ricette per ciascun italiano».
Farmacista33 – 28 settembre 2011