Il presidente di Federcongressi, Zona
"La notizia è veramente grave e, se le accuse verranno riscontrate, mostra ancora una volta quanta strada ci sia da fare per giungere a una piena ‘normalizzazione’ deontologica di un ramo delicato della meeting industry come quello dei congressi medici". Parola di Paolo Zona, presidente di Federcongressi, che commenta così l’operazione ‘Derma.. affare fatto’, condotta dai carabinieri del Nas di Firenze, che avrebbe portato alla luce un’associazione per delinquere composta da medici specialisti e loro collaboratori. "In quest’ottica – sottolinea in una nota Zona – appare sempre più opportuno lo sforzo che da anni Federcongressi sta portando avanti sul piano dell’etica, sia con il proprio codice, che tutti gli iscritti sono tenuti a rispettare, sia, ultimamente, recependo le norme affini dei codici deontologici di Farmindustria e di Assobiomedica, così da assicurare un’unitarietà disciplinare all’organizzazione degli eventi medico-scientifici. Nel loro insieme, e singolarmente, questi atti tendono proprio a prevenire l’adozione e lo sviluppo di prassi delinquenziali come quelle contestate alle persone coinvolte dall’inchiesta di Firenze". Il presidente di Federcongressi propone una metafora: "Direi che la nostra industria – conclude – è come un grande organismo che preferisce produrre in anticipo i propri anticorpi, senza lasciare che essi nascano per reazione a malattie potenzialmente mortali".
Federico Finocchi – Pharmakronos – 5 ottobre 2010