Da 6 a 11,4 miliardi (a regime) verrebbero risparmiati con la maggiore aderenza alla terapia, quindi minori eventi avversi, inferiore accesso a pronto soccorso e ospedalizzazione, minore spesa farmaceutica. La scarsa aderenza alle terapie è un fenomeno che coinvolge il 40% della popolazione
Messina: nasce oggi il decalogo dell’aderenza alla terapia
Ecco i dieci punti: 1) riconoscimento di diritti e doveri del paziente cronico; 2) informazione e formazione del paziente sul programma di terapia; 3) implementazione del monitoraggio dell’aderenza sul territorio; 4) semplificazione delle terapie (farmaco e device) e impatto sull’aderenza delle combinazioni farmacologiche fisse rispetto alle associazioni; 5) creazione dei chronic team tra MMG, specialisti e farmacisti per l’implementazione dell’aderenza; 6) gestione proattiva dell’agenda del paziente da parte di MMG in funzione del piano terapeutico individuale; 7) forte integrazione tra paziente, MMG, specialista e farmacista per il counselling del paziente e il monitoraggio dell’aderenza; 8) formazione specifica del MMG per la presa in carico del paziente cronico; 9) norme dedicate alla continuità terapeutica del paziente cronico; 10) PDTA unico nazionale.
Secondo i dati del Centro Studi SIC Sanità in Cifre di FederAnziani, l’applicazione di tale decalogo porterebbe 3,7 miliardi di euro possono essere risparmiati grazie ad una più rapida emersione della patologia, con maggiore prevenzione e un minore costo medio della terapia per paziente; 3,8 miliardi sarebbero recuperati sul fronte della riduzione della diagnostica e l’avvio precoce del trattamento, con minori prestazioni diagnostiche, minori tempi di attesa, maggiore efficienza del personale ospedaliero; da 6 a 11,4 miliardi (a regime), infine, verrebbero risparmiati con la maggiore aderenza alla terapia, quindi minori eventi avversi, inferiore accesso a pronto soccorso e ospedalizzazione, minore spesa farmaceutica.
“Sulla base dei risultati di PIS – conclude Roberto Messina, Presidente di FederAnziani – verranno avviati nel 2015 uno studio sul valore dell’aderenza, una serie di progetti pilota per la presa in carico del paziente cronico, e verrà elaborata la Carta Europea per l’Aderenza alla Terapia. I dati che emergeranno da tale percorso saranno presentati al prossimo Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, che si svolgerà dal 20 al 22 novembre prossimo a Rimini”.