Da 6 a 11,4 miliardi (a regime) verrebbero risparmiati con la maggiore aderenza alla terapia, quindi minori eventi avversi, inferiore accesso a pronto soccorso e ospedalizzazione, minore spesa farmaceutica. La scarsa aderenza alle terapie è un fenomeno che coinvolge il 40% della popolazione
Messina: nasce oggi il decalogo dell’aderenza alla terapia
Diagnosi precoce e sviluppo dell’aderenza alla terapia possono portare fino a 19 miliardi di euro di risparmio per il Servizio Sanitario Nazionale e ad un significativo miglioramento in termini di salute per l’intera popolazione dei malati cronici. Per questo FederAnziani, la federazione della terza età, ha stilato un decalogo dell’aderenza alla terapia, frutto del lavoro condotto con le 53 società medico-scientifiche partner, con la Federazione Italiana dei Medici di Medicina Generale (FIMMG), con Federfarma, e a fianco delle istituzioni. Il decalogo dell’aderenza è stato presentato in occasione dell’incontro Punto Insieme Sanità, svoltosi oggi a Roma.
Ecco i dieci punti: 1) riconoscimento di diritti e doveri del paziente cronico; 2) informazione e formazione del paziente sul programma di terapia; 3) implementazione del monitoraggio dell’aderenza sul territorio; 4) semplificazione delle terapie (farmaco e device) e impatto sull’aderenza delle combinazioni farmacologiche fisse rispetto alle associazioni; 5) creazione dei chronic team tra MMG, specialisti e farmacisti per l’implementazione dell’aderenza; 6) gestione proattiva dell’agenda del paziente da parte di MMG in funzione del piano terapeutico individuale; 7) forte integrazione tra paziente, MMG, specialista e farmacista per il counselling del paziente e il monitoraggio dell’aderenza; 8) formazione specifica del MMG per la presa in carico del paziente cronico; 9) norme dedicate alla continuità terapeutica del paziente cronico; 10) PDTA unico nazionale.
Secondo i dati del Centro Studi SIC Sanità in Cifre di FederAnziani, l’applicazione di tale decalogo porterebbe 3,7 miliardi di euro possono essere risparmiati grazie ad una più rapida emersione della patologia, con maggiore prevenzione e un minore costo medio della terapia per paziente; 3,8 miliardi sarebbero recuperati sul fronte della riduzione della diagnostica e l’avvio precoce del trattamento, con minori prestazioni diagnostiche, minori tempi di attesa, maggiore efficienza del personale ospedaliero; da 6 a 11,4 miliardi (a regime), infine, verrebbero risparmiati con la maggiore aderenza alla terapia, quindi minori eventi avversi, inferiore accesso a pronto soccorso e ospedalizzazione, minore spesa farmaceutica.
“La scarsa aderenza alle terapie è un fenomeno multidimensionale e complesso che incide sull’efficacia della cura e ha un rilevante impatto economico sul sistema – dichiara il Presidente dell’AIFA Sergio Pecorelli -. È un problema che coinvolge il 40% della popolazione europea ed è particolarmente presente negli anziani, che seguono contemporaneamente più terapie a fronte di diverse comorbidità. Migliorare l’aderenza alla terapia è un impegno che deve coinvolgere tutti, dalle Istituzioni, ai medici, ai farmacisti, alle aziende farmaceutiche. Per tale ragione, ogni occasione di confronto tra i diversi stakeholder su questo tema rappresenta un’opportunità preziosa di cui fare tesoro per l’elaborazione di iniziative e proposte da discutere e implementare a livello nazionale ed europeo. Ricordo infatti che l’Italia, con l’AIFA, è alla guida, insieme alla Scozia e alla Spagna, del Gruppo d’Azione sull’aderenza e la prescrizione costituito nell’ambito della Partnership europea sull’invecchiamento attivo e in salute, che si propone di “aumentare di due anni la vita media in buona salute entro il 2020”. “Lavorare per migliorare l’aderenza dei pazienti alla terapia è una priorità, come oggi confermato – prosegue il Segretario Generale Nazionale della FIMMG Giacomo Milillo -. La rete assistenziale territoriale di medici di medicina generale e farmacisti è impegnata per realizzare questo importante obiettivo”.
“Sulla base dei risultati di PIS – conclude Roberto Messina, Presidente di FederAnziani – verranno avviati nel 2015 uno studio sul valore dell’aderenza, una serie di progetti pilota per la presa in carico del paziente cronico, e verrà elaborata la Carta Europea per l’Aderenza alla Terapia. I dati che emergeranno da tale percorso saranno presentati al prossimo Congresso della Corte di Giustizia Popolare per il Diritto alla Salute, che si svolgerà dal 20 al 22 novembre prossimo a Rimini”.