Care amiche e cari amici,
in questo periodo di grave crisi, economica, politica e culturale, non possiamo permettere al nostro Paese di continuare a non rispettare la dignità delle persone ammalate. Per questo non possiamo dimenticare gli Ospedali psichiatrici giudiziari (OPG).
Ritengo inaccettabile una proroga alla chiusura degli ex manicomi criminali: sembra, infatti, si stia discutendo di un rinvio di almeno un anno rispetto alla data, fissata dalle legge 9/2012, per il 31 marzo 2013. Il Governo ha tardato nell’emanare i provvedimenti necessari per l’utilizzo delle risorse e le Regioni non sono pronte ad accogliere i propri ammalati: ma queste non sono giustificazioni plausibili.
Già da molti mesi la Commissione d’inchiesta sul Servizio Sanitario Nazionale ha formulato una proposta per l’attuazione della riforma sugli OPG. Una riforma che abbiamo voluto fortemente dopo due anni di inchiesta e di denuncia delle condizioni di degrado di queste strutture.
Il 15 ottobre scorso mi sono recato dal Presidente del Consiglio Mario Monti per esprimere grande preoccupazione e consegnare una lettera con la quale si suggeriva al Governo una soluzione: nominare una figura con pieni poteri per applicare la legge votata dal Parlamento e che possa gestire il percorso di chiusura e le risorse economiche messe a disposizione. Ci è stato detto che non era possibile, ma noi non ci stiamo.
Ricordo un altro fatto rilevante: nello scrivere l’articolo di legge sugli OPG, la Commissione d’inchiesta ha ritenuto fondamentale prevedere dei fondi certi: 120 milioni per il 2012 e 60 per il 2013 per la realizzazione delle nuove strutture, 38 milioni per il 2012 per l’assunzione del personale e altri 55 milioni ogni anno a partire dal 2013. Sono soldi immediatamente spendibili e persino svincolati dalle limitazioni che esistono nelle Regioni sottoposte a piano di rientro o a commissariamento.
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